Come pulire il parquet

Il parquet è un arredo storico, ma sempre attuale

Il parquet è diventato un must dell'arredamento contemporaneo, soprattutto da quando si è diffuso lo stile d'arredo scandinavo. Nei paesi nordici, infatti, il parquet è molto apprezzato, soprattutto per le sue caratteristiche isolanti. Ma da dove viene il parquet? Esso ha una lunga storia, risale all'epoca secentesca e viene dalla Francia, dove fu usato addirittura nella reggia di Versailles. Inizialmente si trattava di un prodotto di lusso, realizzato esclusivamente con legno pregiato. Oggi, invece, esistono davvero tanti tipi di parquet, dai più costosi ai più economici, tutti accomunati da una stessa caratteristica: il materiale con cui sono fatti, ossia il legno o il laminato. Quest'ultimo materiale è entrato in uso di recente e, seppur meno pregiato, è comunque molto simile al legno, tanto per sue caratteristiche quanto per le modalità di manutenzione.
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Come pulire il parquet. Cosa evitare?

Non pulire il parquet con troppa acqua e detersivi aggressivi Il parquet classico, così come quello in laminato, è una superficie delicata, che va trattata con molta attenzione se vuole essere mantenuta nel tempo in tutto il suo splendore. In molti si chiedono come pulire il parquet. La soluzione a questo enigma è molto semplice, ma partiamo da cosa evitare. Il legno è un materiale igroscopico, ossia in grado di assorbire i liquidi cambiando, di conseguenza, forma e colore. Pertanto, saranno da evitare i liquidi, specie i detersivi particolarmente aggressivi come la candeggina o l'alcool. L'acqua può essere usata, ma in piccole quantità, sarà dunque opportuno usare un panno morbido e ben strizzato, evitando di gettare l'acqua direttamente sul pavimento, che in tal modo si impregnerebbe provocando futuri rigonfiamenti o aloni. E' importante operare una distinzione tra parquet oliato e verniciato: il primo non va mai trattato con l'aceto, mentre il secondo, più resistente, può essere trattato con questo e anche con altri detergenti per ceramica. Da evitare sono anche le vaporelle e i robot lavapavimenti, che raggiungono temperature elevate e usano troppa acqua. Evitate gli strofinacci che tendono a graffiare i pavimenti e le scope.

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Poche e semplici mosse per un parquet sempre pulito e in ottimo stato

Il panno elettrostatico è il miglior alleato Molti non sanno proprio come pulire il parquet. In verità è molto semplice. Innanzitutto armatevi di panno statico, da passare a mano o con l'ausilio di appositi manici. In questo modo, eliminerete la polvere senza graffiare il legno. Se proprio non volete rinunciare alla scopa, coprite le setole con una calza di nylon e usatela come se fosse un panno. Per una pulizia più profonda potete usare l'aspirapolvere, ma assicuratevi che non vi siano applicate spazzole aggressive. Il secondo step è lo straccio. Sceglietene uno morbido o in microfibra e dopo averlo bagnato strizzatelo energicamente, deve essere leggermente umido, nulla di più. Ma l'acqua, da sola, a volte non basta: potete diluire all'acqua del sapone, ma deve essere neutro e non contenere agenti chimici corrosivi. In alternativa potete affidarvi a prodotti specifici per parquet, in vendita ce ne sono diversi tipi. Se il vostro parquet è in laminato, invece, potrete diluire nell'acqua calda aceto e alcool in piccole dosi (circa mezzo bicchiere di aceto di vino e un bicchiere di alcool per 3 litri d'acqua). Infine, ricordatevi di arieggiare bene il locale per far asciugare il parquet alla perfezione.


Altri importanti accorgimenti

Pulizia parquet Come si può notare, la pulizia del parquet non è così complessa, ma se volete che il vostro pavimento brilli ogni giorno, dovete stare attenti ad altre piccole minacce. Un grosso problema è rappresentato dai graffi. Evitarli è facile, ma non sempre si può. Abbiamo visto che è assolutamente vietato l'uso di strofinacci dalla superficie ruvida così come quello delle scope con setole sintetiche, stessa cosa vale per gli spazzoloni. E se il nostro parquet è già graffiato? Niente paura: esistono kit per ogni tipo di parquet. Di solito si tratta di cere specifiche da usare con gli appositi applicatori. In questo modo si va a riempire il solco del graffio e la superficie torna liscia e omogenea. Altro grave problema sono gli aloni. Si creano a seguito di un uso eccessivo di acqua o di prodotti sbagliati e possono essere rimossi con dell'olio essenziale o con l'acquaragia. Nel primo caso bisognerà prendere un panno imbevuto con qualche goccia di olio essenziale (ne esistono molti tipi e vanno tutti bene) e strofinare a lungo. Se l'alone o la macchia è più ostinata, potete ricorrere all'acquaragia, che è un solvente naturale e poco aggressivo. Passatelo sul punto problematico con un batuffolo di cotone.



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