Impianto a norma

Conoscere lo stato di salute degli impianti di casa, a partire da quello elettrico è importantissimo per la sicurezza. Per esempio, un appartamento, magari di antica costruzione, che non possiede alcun impianto a norma di messa a terra, può essere causa gravi danni. La "messa a terra", o " messa a massa", permette infatti di portare un elemento allo stesso potenziale elettrico del terreno. Questa strumento è indispensabile per disperdere al di sotto del pavimento, nel terreno, il flusso elettrico in fuoriuscita da un impianto, evitando che un eventuale cavo scoperto entri in contatto con un qualsiasi elemento metallico.

Occorre sapere che qualsiasi tipo di dispersione elettrica potrebbe essere minare la sicurezza di persone o cose in casa. Per non rischiare, conviene accertarsi che di avere un impianto a norma, e che la casa sia sicura e affidabile. Nel decreto ministeriale 37/2008 viene specificato che gli impianti, ... continua


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prosegui ... , messi in opera dopo il 27 marzo 2008, devono essere corredati di "Certificazione di conformità", cioè del documento che le ditte installatrici devono rilasciare a comprova di aver eseguito i lavori nel rispetto della norma vigente durante la realizzazione dell’impianto della casa. La certificazione di impianto a norma riguarda molti tipi di sistemi: impianti elettrici, porte e cancelli automatizzati, impianti radiotelevisivi, impianti di condizionamento, climatizzazione e riscaldamento, impianti idrosanitari e a gas, impianti di protezione antincendio. Come da norma, la certificazione deve inoltre contenere gli estremi del responsabile tecnico dell’impresa, del proprietario della casa o del locale nonché l’elenco dei materiali impiegati.

Per gli impianti costruiti in data antecedente al marzo 2008, basta una "Certificazione di rispondenza", che deve essere redatta da un professionista iscritto all’albo, con almeno cinque anni di comprovata esperienza nel settore per identificare il lavoro come un "impianto a norma". Tutti gli interventi eseguiti da persone non qualificate sono puniti con sanzioni fino a diecimila euro.

Si può facilmente riconoscere un impianto a norma dalla presenza del "salvavita". Detto anche "differenziale", il salvavita interrompe il flusso di corrente in caso di folgorazione o di semplice dispersione elettrica, proteggendo di fatto gli abitanti da incidenti ed infortuni. Sempre in tema di sicurezza, occorre che degli interruttori magnetotermici accompagnino gli interruttori differenziali per scongiurare le conseguenze di cortocircuiti o di sovracorrente. E’ infatti compito della parte magnetica provvedere a mettere in sicurezza l’impianto rispetto al cortocircuito, mentre la parte termica si occupa di proteggerlo dalla sovracorrente.

Gli impianti devono sempre essere installati preoccupandosi di far si che, ogni tipo di contatto con persone, animali e cose venga evitato. Devono essere erette barriere e protezioni atte alla messa in sicurezza. Queste protezioni, vanno costruite tenendo presente le condizioni ambientali in cui l’impianto dovrà operare. Occorrerà quindi controllare se l’ambiente è caldo, umido, polveroso o direttamente esposto ai raggi solari e proteggerlo adeguatamente. Di massima importanza è il diametro dei cavi che verranno utilizzati. Questi devono essere bilanciati alla portata dell’impianto. Maggiore è la potenza richiesta, maggiore dovrà essere la sezione dei cavi. Questo permetterà di ridurre il pericolo di dispersione energetica. Sarà altresì utile sezionare l’impianto a norma, dividendolo in più parti, in modo che sia possibile, in caso di incidenti, isolare la parte danneggiata e regolarne l’afflusso di energia in massima sicurezza.

Ovviamente il numero di elettrodomestici di cui ogni singolo appartamento è dotato, (frigoriferi, condizionatori, lavatrici), nonché le dimensioni dell’edificio insieme al numero dei condomini serviranno, in fase di progettazione, a calcolare la quantità di potenza che impegnerà l’impianto.

Un appartamento deve essere anche corredato dell’attestazione di prestazione energetica (Ape). Questo certificato è una specie di "carta d’identità energetica" dell’immobile. L’ Indice di prestazione energetica (Ipe), invece ,indica quanto "consuma l’appartamento" in termini energetici.

Un impianto a norma in casa garantisce la sicurezza di chi la abita ed evita di incappare in sanzioni per danni (anche accidentali) verso terzi.

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