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I box per auto prefabbricati sono realizzati in diversi materiali: in lamiera, in legno, in calcestruzzo o realizzati con materiale coibente. Ci sono svariate soluzioni di box singoli o doppi, che si adattano alle diverse esigenze, con soluzioni e finiture particolari per meglio integrare il prefabbricato nell'area residenziale. Il montaggio del box avviene normalmente a cura del fornitore, e in poco tempo il box è pronto per essere usato. Prima di installare il box va realizzata una platea in calcestruzzo lievemente più alta rispetto al terreno per evitare infiltrazioni di acqua esterne, e con una pendenza idonea a far defluire facilmente l'acqua introdotta con i pneumatici nei giorni di pioggia. Se il box è fornito con un impianto di illuminazione interna, con la realizzazione della platea saranno realizzati i richiami per i successivi allacciamenti elettrici. A favore della scelta di un box prefabbricato ci sono i bassi costi complessivi della realizzazione, e i tempi più brevi di costruzione rispetto ad un box in muratura.
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La costruzione di un box in muratura comporta la redazione di un progetto eseguito da un professionista da sottoporre all'ufficio tecnico del comune di residenza. Il box in muratura è il più diffuso, e per la sua realizzazione è consigliabile avvalersi di una impresa che si occuperà dell'intera costruzione. Generalmente dopo la realizzazione della platea in calcestruzzo provvista di ferri di richiamo, si realizzano le pareti con blocchi di calcestruzzo che possono essere intonacati o lasciati a vista. La copertura viene realizzata o con pannelli di copertura o con tegole appoggiate su lastre di sottocopertura. L'impresa provvederà anche ad allacciare gli scarichi e i pozzetti di raccolta delle acque alla condotta più vicina, oltre agli allacciamenti elettrici ed idraulici se previsti. I costi sono ovviamente più elevati rispetto ai box prefabbricati, ma il box in muratura ha minori costi di manutenzione e una vita utile superiore.
Il pavimento del box può essere lasciato in calcestruzzo a vista (la platea), ma è consigliabile rivestirlo, perché il calcestruzzo, essendo un materiale poroso, assorbe le eventuali perdite di olio dal motore lasciando una macchia pressochè indelebile sul pavimento. Si può scegliere tra un rivestimento con le tradizionali piastrelle o in resina epossidica. Le piastrelle sono facilmente reperibili e si possono posare con collanti specifici in distribuzione presso i centri per il fai da te o rivendite di materiali edili. Il rivestimento protettivo in resina epossidica può essere costituito da una semplice verniciatura in due mani di resina bicomponente colorata, reperibile nelle rivendite di materiali edili, nei colorifici più forniti o presso i grossi centri fai da te. Prima dell'applicazione è opportuno pulire bene il pavimento e rimuovere lo sporco poiché impedirebbe l'adesione del rivestimento. Quindi si miscelano i componenti della resina con un trapano provvisto di frusta per miscelare e si applica a rullo in due mani. Il pavimento risulterà protetto e più facile da pulire, ed il box avrà un aspetto più gradevole.
Se il box è parzialmente interrato o al piano inferiore rispetto al piano stradale, l'accesso ai box avviene con una rampa realizzata in diversi materiali: masselli autobloccanti, piastrelle in cemento, materiali lapidei o in cemento stampato a lisca di pesce. Inoltre la rampa deve avere una pendenza tale da non far entrare in contatto l'autovettura con la rampa nel momento iniziale e finale della discesa. Infine non deve avere una pendenza accentuata al punto da rendere difficile la salita. La tipologia di rampa maggiormente utilizzata è quella stampata a lisca di pesce, che garantisce un miglior deflusso dell'acqua piovana e una migliore aderenza dei pneumatici. Alla fine della rampa dovrà essere presente una canalina protetta da una griglia che raccoglierà l'acqua proveniente dalla rampa convogliandola ai punti di raccolta delle acque piovane.
Per quanto riguarda i permessi di costruzione bisogna informarsi nel proprio comune di residenza sulle disposizioni vigenti per la realizzazione del box. Premesso che per i box in muratura c'è sempre l'obbligo di presentare una relazione tecnica dell'opera allegata ad un progetto fatto da un professionista, alcuni comuni possono avere delle deroghe alla presentazione della richiesta di autorizzazione nel caso di box prefabbricati poggiati a terra. Comunque la giurisprudenza attuale valuta la precarietà di una realizzazione in riferimento alle esigenze e all’utilità che la struttura è destinata a soddisfare, a prescindere dalla sua destinazione, dai materiali impiegati e dalle sue caratteristiche di amovibilità e precarietà. Quindi il primo passo da fare prima di realizzare il box prefabbricato è una visita all'ufficio tecnico comunale per conoscere i regolamenti locali.
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