Il teleriscaldamento

Storia del riscaldamento

L'uomo, da sempre, ha dovuto scontrarsi con la necessità di riscaldarsi durante i periodi freddi. In alcune zone, pure densamente popolate, non esisterebbe neppure un insediamento umano senza una rete di riscaldamento che mantenga le condizioni minime di sopravvivenza. Furono i greci i primi a sfruttare delle fornaci poste sotto le pavimentazioni, delle quali intercettavano sia l'aria calda che l'irraggiamento. Quello che appare oggi come una forma moderna di riscaldamento, ovvero il sistema a pavimento, è in realtà uno dei primi che sia stato mai inventato. Tuttavia l'evoluzione tecnologica in questo settore non ha tardato a produrre i suoi frutti ed oggi abbiamo diverse possibilità per scaldare la nostra abitazione, tra cui quella meno conosciuta, ovvero il teleriscaldamento.
Funzionamento teleriscaldamento

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I tipi di riscaldamento

tubi per teleriscaldamento Quello più noto è sicuramente dato dall'accoppiamento di caldaia a gas e caloriferi o termosifoni, che dir si voglia. L'acqua viene riscaldata ad una data temperatura e raggiunge degli elementi in ghisa, acciaio o alluminio, che poi diffondono il calore nelle stanze. Questi sistemi sono di tipo centralizzato, generalmente condominiale, oppure autonomo. L'avvento di climatizzatori a basso consumo energetico ha permesso, nelle zone non raggiunte dal gas metano, di optare per un tipo di riscaldamento nel quale è l'aria ad essere riscaldata per mezzo di uno scambiatore di calore. Sono una alternativa al gas petrolio liquefatto, che risulta piuttosto costoso e pericoloso da contenere in cisterne che vengono interrate nel giardino.Inoltre è ancora presente il riscaldamento a pavimento, ma la sua installazione necessita di opere di muratura importanti, rendendolo un investimento che è possibile recuperare solo dopo svariati anni.Il teleriscaldamento invece sfrutta il calore di impianti industriali che, tramite tubazioni e scambiatori di calore, raggiunge le abitazioni.

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Spesa media in Italia per il riscaldamento

Posa tubi teleriscaldamento In Italia gli oneri per il riscaldamento sono tra i più cari d'Europa.Ogni famiglia arriva a spendere in media circa 1700 euro l'anno tra riscaldamento e produzione di acqua sanitaria. Questo è dovuto al costo della principale fonte utilizzata per produrre calore, ovvero il metano. L'Italia è un importatore di gas naturale e come tale è in balia delle fluttuazioni del mercato. La forte tensione dovuta al conflitto tra Ucraina e Russia aveva fatto prevedere agli analisti un aumento importante del costo per metro cubo. Analoga situazione è accaduta in Libia, altro fornitore storico di gas naturale al nostro paese. Fortunatamente il mercato ha incassato il colpo ed una piccola riduzione delle accise ha permesso a molte famiglie di fare i conti con una bolletta non elevata, complice anche le temperature non eccessivamente rigide di questo inverno.


Incentivi per il riscaldamento

centrale teleriscaldamento Gli incentivi per le ristutturazioni edilizie sono stati un grande successo nel nostro paese. Questo ha permesso anche di intervenire in maniera radicale per migliorare l'efficienza energetica di molti immobili. Sebbene vi sia stata incertezza fino alle ultime battute del 2016, la legge di bilancio per il 2017 ha mantenuto intatti gli incentivi per chi vuole ottenere una migliore resa energetica del proprio immobile. Sfortunatamente il teleriscaldamento non è rientrato tra le tipologie di intervento soggette ad agevolazione, perchè si tratta di un sistema gestito per piccole comunità, che solitamente sono costruite intorno ad un impianto industriale che produce calore per altri fini, per esempio durante la produzione di energia elettrica, ma che viene intercettato e distribuito, attraverso una fitta rete di trasporto, alle abitazioni


Il teleriscaldamento

Non sono molti in Italia gli impianti e le comunità che possono usufruire di questo servizio. Questo perchè i costi di espansione sono elevati e la portata in termini di distanza è limitata. Una delle fonti di calore solitamente sfruttata per il teleriscaldamento è l'impianto di termovalorizzazione dei rifiuti. Non sono presenti in grande numero e per tale ragione ci si orienta anche verso le centrali di produzione dell'energia elettrica. Il concetto è molto semplice e si basa sul fatto che molti procedimenti industriali hanno come prodotto di scarto proprio il calore. Anche buona parte dell'energia prodotta dalla nostra auto si disperde in calore. Nel caso in esame, il teleriscaldamento, invece che disperderlo lo distribuisce alle abitazioni circostanti. L'infrastruttura necessaria per una tale opera è molto complessa.


Pro e contro sul teleriscaldamento

tubazioni teleriscaldamento Il teleriscaldamento ha il vantaggio di azzerare le spese relative alla manutenzione annuale o straordinaria delle caldaie. Inoltre è sempre disponibile, basta girare il termostato per accendere i termosifoni all'istante. Tuttavia non tutto rose e fiori. Allacciandosi al teleriscaldamento avremo un fornitore di energia che sarà lo stesso per molto tempo e non sarà possibile passare a tariffe di mercato migliori come avviene per il normale mercato. I costi per la posa necessaria a far funzionare queste opere è piuttosto elevata e pertanto le società fornitrici non abbasseranno il costo delle forniture per molti anni. Non esistono ancora dati certi e disponibili su larga scala per quanto riguarda questa tipologia di riscaldamento, essendo ancora poche le realtà dove è possibile usufruire di questo servizio.




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