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I vantaggi dell'energia eolica sono numerosi: il nostro pianeta è ricco di vento, è una fonte inesauribile e la sua produzione ha un costo minore rispetto alle altre. Soprattutto è una fonte di energia rinnovabile con zero emissioni, contribuendo alla riduzione dei "gas serra" che sono causa principale dei problemi ambientali. Da sottolineare anche la facilità, dato che la conversione dall'energia meccanica a quella elettrica è molto veloce. Gli stessi aerogeneratori sono realizzati con materiale quali plastica e metallo quindi non inquinano. Riguardo alla capacità di produzione abbiamo un ottimo risparmio energia, infatti, tenendo presente che ogni aerogeneratore ha una vita di 20/25 anni, l'energia prodotta in questo arco di tempo è quasi 100 volte superiore all'energia impiegata per costruirlo.
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Come abbiamo detto l'energia elettrica si ottiene da quella cinetica. In poche parole, una massa di vento che viaggia a più di 15 chilometri orari impattando con le eliche aziona il movimento delle pale le quali connesse al generatore trasformano l'energia meccanica in energia elettrica. Esistono vari tipi di aerogeneratori distinti per forma, dimensione e peso ma il più diffuso è quello avente una torre di circa 100 metri con 2 o 3 pale lunghe 20 metri, il quale può produrre una potenza di 500 chilowatt, che espressa in termini più comuni, il fabbisogno giornaliero di circa 500 famiglie. Da cosa è formato un aerogeneratore? Le componenti più importanti sono il mozzo alle quali sono attaccate le pale e il rotore. Lungo la torre troviamo anche l'albero di trasmissione, il moltiplicatore di giri e vari altri strumenti, collegati alla base con la navicella.
Abbiamo parlato finora dell'energia del vento come una cosa fantastica, ma bisogna considerare alcuni aspetti negativi, primo fra tutti, l'intermittenza di questa fonte, cioè che non è costantemente disponibile, infatti, è una variabile dipendente dalle giornate o stagioni (quando c'è assenza di vento), quindi installando 50MW di turbine non vuol dire che avremo 50MW di energia ma di solito, su media globale, il 30%. Abbiamo detto anche che le turbine non inquinano, vero, però bisogna anche dire che c'è un impatto visivo abbastanza notevole, perché le turbine hanno bisogno di spazio e di sicuro non sono poche, ma decine. Infine abbiamo l'inquinamento acustico e gli effetti su flora e fauna. Il rumore e il rischio per i volatili fanno sì che gli impianti vengano installati in aree non popolate.
L'Italia nonostante la sua geografia non favorevole per il territorio allungato e stretto, e rilievi abbastanza alti, nel 2015 si è posizionata addirittura 9° nella classifica mondiale dei paesi che producono più energia eolica, si aggiudicò questo posto con oltre 8000 mega watt installati sul territorio italiano. Esistono tante associazioni nella nostra nazione che si occupano della ricerca e della diffusione dell'eolico ma le più importanti sono l'ANEV ovvero l'Associazione Nazionale Energia del Vento, l'APER cioè l'Associazione Produttori Energia da fonti Rinnovabili e il GSE ossia Gestore Servizi Energetici con il quale è anche in corso una trattativa per integrare l'energia eolica con la distribuzione di elettricità sul territorio italiano. Una cosa importante da far notare è che l'energia eolica iniziò a comparire in Italia nel 1994 e da quell'anno fino ad oggi è in continua crescita.
L'energia eolica pur essendo una delle fonti rinnovabili più utilizzate (grazie al suo risparmio energia) ricordiamo che è discontinua. Gli aerogeneratori, infatti, non funzionano 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno (a causa delle giornate o delle stagioni) ma solamente per il 30/35% di questo tempo, quindi, qual è lo scopo per cui gli studiosi stanno effettuando ricerche atte a migliorare quella percentuale? La risposta è semplice, il miglioramento del rotore in modo tale da funzionare con vento a bassa ed alta velocità, perché ricordiamo che con vento a meno di 15 chilometri orari le pale non riescono ad azionarsi mentre con venti troppo forti e veloci vanno spenti per ragioni di sicurezza. Quindi il prossimo passo è questo, aumentare il raggio d'azione, tenendo conto però che ci sono dei limiti invalicabili per il momento.
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