È possibile sfruttare l'energia geotermica per produrre elettricità o riscaldamento dell'acqua.Per la produzione di elettricità si sfrutta il vapore riscaldato dal sottosuolo, generalmente canalizzato con delle perforazioni, per avviare una turbina, la quale, collegata ad un alternatore produce energia elettrica.Talvolta il calore del giacimento geotermico non è sufficiente per portare l'acqua allo stato di vapore. In questo caso il giacimento può essere sfruttato tramite il teleriscaldamento, ovvero inviando l'acqua calda a delle utenze, come per esempio abitazioni, alcuni tipi di fabbriche o per riscaldare le serre.Un'ulteriore metodo per sfruttare i giacimenti è quello di pompare acqua in delle rocce secche, riscaldate dal magma sottostante. Questa tipologia di giacimento è quella più diffusa, ma allo stesso tempo la più difficile da sfruttare, sia per la grande profondità alla quale sono poste queste rocce, sia per l'assenza di acqua all'interno del giacimento.
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Come è ben noto, l'Islanda fa dell'energia geotermica la principale fonte di riscaldamento per le proprie abitazioni, e da essa ricava buona parte dell'elettricità.Tradizionalmente sono i paesi con fenomeni di vulcanesimo o di faglie nelle placche tettoniche ad essere i principali sfruttatori di questo tipo di energia. Ciò avviene in queste particolari regioni in quanto è più facile trovare delle sorgenti termali ad alte temperature prossime alla superficie. Il progredire della tecnologia, permetterà lo sfruttamento vantaggioso anche dei giacimenti lontani da queste regioni, favorendo così un futuro sviluppo di questa fonte energetica.Al giorno d'oggi i maggiori produttori di elettricità da fonti geotermiche sono gli Stati Uniti, seguiti da Filippine, Indonesia, Messico e Italia.Il nostro paese fu infatti il pioniere nello sfruttamento di questa energia, tanto che già nel 1911, a Lardarello, nasceva la prima centrale elettrica alimentata dalla geotermia.Al giorno d'oggi l'Italia piò vantare il più grande impianto, per potenza generata al mondo, nei pressi del Monte Amiata, il quale ha una capacità di 1400MW.
L'energia geotermica è una fonte pulita e rinnovabile, dalla quale si può ricavare, a basso costo, elettricità. Inoltre gli scarti nel processo di produzione dell'energia elettrica, come il vapore esausto, possono essere utilizzati per riscaldare acqua da inviare ad appartamenti e a stabilimenti agricoli e industriali. I più grandi sforzi per la realizzazione di un impianto sono dati dalla trivellazione, quindi considerata la resa elettrica e l'acqua riscaldata, l'energia geotermica è molto vantaggiosa dal punto di vista economico. Rispetto ad altre fonti rinnovabili, essa è costante e duratura nel tempo, e non dipende da variabili come le stagioni o il meteo. Gli svantaggi derivati dallo sfruttamento dell'energia geotermica sono dati dall'aspetto delle centrali e dall'odore che emanano. Infatti le centrali geotermiche si presentano come una serie di tubature intrecciate tra loro, all'interno delle quali circola il vapore, e bisognerebbe rivedere i progetti di costruzione in modo da renderle meno invadenti sul paesaggio. Inoltre dalle centrali fuoriesce l'odore sgradevole di zolfo tipico delle sorgenti termali, il quale può essere molto sgradito alla popolazione locale.
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