Giardini zen

I giardini zen: che cosa sono

I giardini zen sono creazioni simboliche e di grande significato, spesso messe a punto dai monaci giapponesi. Qui meditano in pace, all'interno di un ambiente armonico, dove ogni elemento ha un significato preciso ed è in perfetto equilibrio con gli altri. Tipici della cultura giapponese, prevedono la rappresentazione simbolica degli elementi di un normale giardino: ad esempio l'acqua viene suggerita attraverso la creazione di veri e propri fiumi di ghiaia, punteggiati di pietre di forma insolita a rappresentare le forze della natura sempre in atto. Esistono diverse tipologie di giardini zen, il più noto è diffuso dei quali è il karesansui. Per mettere in opera i giardini zen bisogna avere almeno un'infarinatura di cultura giapponese: più profonda e la conoscenza di questo Paese e migliori in genere sono i risultati. Infatti simbolismo ed estetica sono elementi inscindibili.
Esempio di giardino zen

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I giardini zen: gli elementi che li costituiscono

Realizzazione di un giardino zen I giardini zen hanno la funzione di dare un senso di armonia, pace e serenità. Sono costituiti da tre elementi fondamentali, che però possono essere integrati da altri. Innanzitutto deve essere presente l'acqua, simbolo di vita deve essere ferma oppure scorrere da est a ovest, seguendo il ciclo dell'alba e del tramonto del sole. Il verde è perenne, sotto forma di felci oppure di muschio. I pochi fiori sono rododendri, camelie e azalee. Infine le rocce devono indicare il punto di maggior pace dei giardini zen. In genere hanno dimensioni notevoli e forme rotonde oppure rotondeggianti, così da dare un'idea di solidità e persistenza nel tempo. È anche possibile inserire alcune lanterne giapponesi, un ponticello e una statua di Buddha in questo modo l'ambiente rimane semplice, elegante e armonico.

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Perché coltivare i giardini zen

Esempio di giardino zen secco Il significato di coltivare giardini zen e di accrescere la propria personalità e di portare a completo sviluppo la propria anima. Si tratta di un'arte vera e propria, le cui opere si caratterizzano per una natura spontanea, semplice, che regna incontrastata. Invece la presenza e l'intervento dell'uomo sono rispettosi, impercettibili e silenziosi. Dato che il mondo e la natura si declinano in forme infinite, questi fattori sono sintetizzati nei giardini zen in pochi elementi di una semplicità estrema, che coniugano armonia ed equilibrio seguendo i principi del Feng Shui. Si tratta della tecnica progettuale e di arredamento che si basa sull'equilibrio delle forze vitali. Al tempo stesso si consiglia di collocare questi spazi armonici vicino ad ambienti domestici, così che il Ch’i (l'energia vitale del giardino) contrasti le forme negative provocate dall'attività umana.


Giardini zen: Le varie tipologie di giardini zen

Giardino zen secco I giardini zen sono declinati in un gran numero di tipologie: ad esempio vi sono quelli umidi e quelli in miniatura. Questi ultimi vengono usati per decorare e dare armonia agli ambienti interni, sono chiamati Bonseki e sono collocati all'interno di una struttura in legno che funge da contenitore. I giardini zen più diffusi e famosi sono quelli secchi, detti karesansui. I materiali principali da cui sono composti sono la sabbia bianca, il granito bianco e la pietra. Si tratta di una soluzione minimalista, dai tratti essenziali e dalla composizione molto semplice, dove le parti verdi sono illuminate dai colori chiari dei materiali lapidei e sabbiosi. La ghiaia e la sabbia vengono usate per creare ampie aree e sentieri su cui sono tracciate linee continue usando un rastrello, simbolo di creatività. La superficie è punteggiata da pietre interrate alla base, così da spostare verso il basso il baricentro.


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