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Alcuni tipi di giardini sono molto apprezzati e seguono schemi ben precisi; altri sembrano molto "naturali", ma hanno comunque dietro uno studio attento e sono tutt'altro che improvvisati. Conoscere le possibili alternative per arredare il proprio giardino consente di fare una scelta ponderata e di godere dei risultati per molti anni. Molto famosi sono i giardini all'inglese che si sono sviluppati soprattutto nel Settecento. Ci sono poi i giardini mediterranei, con piante tipiche della zona, o i giardini all'italiana, geometrici e ben definiti. I giardini giapponesi sono anche giardini zen, dove l'intento è quello di creare un clima che porti alla riflessione e trasmetta un senso di tranquillità. Innovativi e straordinari sono i giardini verticali, che consentono di sfruttare i muri dei palazzi di città per regalare pareti verdi che ossigenano l'ambiente, o che si possono realizzare sulle pareti di casa, quando lo spazio per coltivare è poco e la passione per il giardinaggio è tanta. I giardini rocciosi sono affascinanti, capaci di catturare l'attenzione di chi li ammira, pur richiedendo poche attenzioni e meno tempo da dedicare loro.
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La progettazione di giardini ha origini antiche; se ne trova traccia nelle pitture egiziane, negli affreschi di Pompei e ancora in Giappone, dove i giardini riproducevano paesaggi in miniatura. In Europa l'arte di progettare giardini si intensificò verso il XIII secolo e si perfezionò con i giardini delle ville durante il periodo rinascimentale, verso la fine del XVI secolo. I giardini formali, detti anche all'italiana, sono l'evoluzione dei giardini medievali tipici di monasteri e conventi, dove si coltivavano piante medicinali e per scopi alimentari. Questi giardini nati per essere utili erano anche molto belli e da qui il passo per coltivare anche solo per un piacere estetico è stato breve. Il giardino all'italiana ha sentieri, zone ombrose, siepi decorate con l'arte topiaria e ruscelli e fontane che sgorgano qua e là. Si utilizza molto il bosso, ma anche il cipresso svettante. Statue e sculture arricchiscono questo tipo di giardino, in cui però non mancano i fiori, magari sistemati all'interno delle delimitazioni date dalle siepi. Il giardino all'italiana è stato fonte di ispirazione per altri tipi di giardini, come l'inglese o il francese.
Si può decidere per una progettazione giardini all'inglese. Se è questa tipologia di stile che piace, ci si rivolgerà ad una coltivazione di piante che abbandona i precisi schemi geometrici del giardino formale all'italiana per accostare il verde in modo armonioso, quasi a dare l'impressione che cresca da solo, in modo naturale. Nei giardini all'inglese gli alberi, le siepi, i ruscelli si accostano ad elementi artificiali come pagode, piccoli tempi e pergolati. Allo stesso modo si cerca di contrapporre gli estremi, come alberi maestosi e piante eleganti, piante dai colori e dalle fattezze allegre ad altre più modeste e quasi malinconiche. Sono questi gli elementi da ricercare se si vuole creare un giardino in stile inglese. In Italia ci sono diversi esempi di interessanti giardini all'inglese, tra cui spicca per importanza botanica quello annesso alla Reggia di Caserta, in Campania. Ricco di piante, molte delle quali non autoctone ma importate e rare, lasciate crescere in un apparente disordine, il giardino è arricchito da "rovine", grotte e statue, oltre che da laghetti e fontane. La progettazione fu ad opera di John Andrew Graefer, noto botanico dell'epoca.
Il giardino giapponese è una complessa realtà che può essere interpretata in diversi modi. Per molti, si tratta di un giardino ricco di rocce, di ghiaia e piante verdi e lussureggianti. In effetti, i giardini giapponesi possono essere riassunti in quattro tipologie principali: quella appena descritta, dove sabbia e ghiaia sostituiscono l'acqua, spesso anche nell'aspetto "ad onde" che viene dato loro; c'è poi il semplice giardino con piccole strutture in cui gustare il té, piacevole tradizione locale; il giardino strutturato in modo da riprodurre particolari paesaggi, dove passeggiare e scoprire nuovi elementi ed infine i classici giardini personali, che ciascuno cura accanto alla propria abitazione. La progettazione di un giardino zen per noi occidentali è spesso basata sull'inserimento nello spazio di rocce, piante verdi, muschio, felci e pochi fiori non prettamente estivi, come le camelie o i rododendri. Un ponticello, alcuni bonsai, aceri e del granito bianco a delineare spazi e sentieri contribuiscono a creare l'atmosfera calma e tranquilla che si desidera respirare quando si sceglie di creare un simile tipo di giardino.
Tipico e molto adatto ad una zona mediterranea, oltre che perfetto per chi ama i giardini ma ha poco tempo per occuparsene, è il giardino roccioso. La sua progettazione si basa su poche, semplici regole da rispettare e il lavoro iniziale viene ripagato con anni di godimento dei risultati. Il giardino roccioso è strutturato su diversi livelli, con dei terrazzamenti rocciosi. Ottima soluzione sia estetica che economica è quella di utilizzare rocce e sassi locali. Bisogna creare delle collinette sulle quali saranno collocate principalmente piante grasse, alcune delle quali a crescita lenta. Si possono utilizzare piante ricadenti o, sul fondo, cactacee, aloe e agavi. Le piante con fioritura più lunga e senza spine si sistemano nelle zone più vicine al sentiero. Un giardino di questo tipo non necessita di cure quotidiane, anche se è errato pensare che si possa trascurare del tutto l'irrigazione. Periodicamente bisogna provvedere sia ad annaffiare, che a concimare e a togliere le parti e i fiori secchi, ma la progettazione giardini rocciosi regala molte soddisfazioni per la piacevolezza dei risultati, quando non si ha troppo tempo per occuparsi del giardino.
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