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L'adozione della copertura del tetto in legno presuppone una buona conoscenza sia del materiale impiegato che delle tecniche edilizie da mettere in pratica. Inoltre è necessaria una certa manualità, perché la struttura deve essere progettata e realizzata in maniera razionale e adeguata. Una copertura del tetto in legno non si realizza semplicemente inchiodando delle travi: è necessario invece valutare bene le caratteristiche del legno e quale sarà la destinazione d'uso del sottotetto. Innanzitutto, bisogna ricordarsi che non tutti i legni sono uguali. Quelli maggiormente impiegati in Italia e in Europa sono l'abete rosso (che consente una buona coambientazione), il pino, la douglasia e il larice, mentre per esigenze particolari si impiegano soprattutto le essenze delle latifoglie, come la quercia, la robinia, il castagno, il frassino e il faggio. Ugualmente i tipi di taglio sono differenti in base al legno usato: le travi uso Trieste e quelle uso Fiume sono impiegate per l'abete rosso, mentre il legno massiccio KVH va bene anche per il pino, l'abete bianco e il larice.
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Le soluzioni adottate per una copertura del tetto in legno dipendono anche dall'utilizzo che si vuole fare del sottotetto. Cambiano anche i materiali impiegati e le tecniche costruttive sia dal punto di vista pratico che da quello economico: infatti, se il sottotetto non è abitabile, non sono necessari gli interventi di piallatura e squadratura del legno, che potrà avere semplicemente un aspetto grezzo. La funzione del tetto in legno, quindi, sarà solo quella di proteggere dal sole e dagli agenti atmosferici il solaio, oltre che a ventilarlo. Eventualmente si può decidere di isolare il manto di copertura per evitare effetti di condensa che si verificano se la temperatura del sottotetto è troppo differente da quella degli ambienti abitati. Se invece si tratta di un sottotetto abitabile, cioè di una mansarda, optare per una copertura in legno è un'ottima soluzione, in quanto estremamente flessibile nella progettazione dell'ambiente. Inoltre, si ottiene un grande valore aggiunto in termini di luminosità, umidità, temperatura e benessere psico-fisico.
L'isolamento della copertura del tetto in legno avviene con l'adozione di uno strato isolante sopra o sotto quello impermeabile, di almeno 16 cm. Più l'edificio è isolato dal punto di vista termico e più si risparmierà nei consumi per il riscaldamento: infatti, molto spesso gli sprechi di energia sono dovuti a un basso isolamento termico strutturale. Inoltre, un buon isolamento termico permette di ventilare adeguatamente l'ambiente e di non soffrire gli effetti del caldo durante l'estate. Ciò avviene schermando dal sole tutte le vetrate presenti nel tetto e adottando materiali inerti termicamente per le superfici non trasparenti. Una buona soluzione progettuale consiste nel cosiddetto tetto sandwich, facile da realizzare, che prevede una struttura in legno con intercapedine aperta e ventilata tra lo strato di tenuta e quello isolante. Ricordatevi sempre che in una copertura del tetto in legno è fondamentale prevenire la condensazione interstiziale che può rovinare il rivestimento: è sufficiente evitare assolutamente i materiali che impediscono la traspirabilità.
Sempre dal punto di vista del risparmio energetico riveste una grande importanza l'illuminazione del sottotetto, che aumenta al contempo la vivibilità dell'ambiente. Ciò ovviamente è ancora più fondamentale se si parla di un sottotetto praticabile. Per una copertura del tetto in legno si consiglia di adottare finestre in falda e una finestra sul timpano: infatti, la stessa posizione delle aperture condiziona fortemente il modo con cui la luce viene distribuita nell'ambiente a parità di condizioni. Ricordatevi sempre che la sigillatura delle finestre e le converse per smaltire l'acqua piovana devono essere fatte a regola d'arte. Per quanto riguarda l'isolamento acustico, la soluzione progettuale migliore prevede di adottare strati di legno leggero e camere d'aria integrate per realizzare un effetto molla che insonorizza bene il tetto da rumori come il ticchettio della pioggia.
Una delle coperture del tetto in legno più comuni prevede l'utilizzo di travi lamellari, cioè di un materiale composto da lamelle di legno che vengono incollate alla fibratura in senso parallelo. Questi elementi hanno dimensioni variabili, che vanno dai 32 ai 40 millimetri di spessore, dagli 8 ai 26 centimetri di larghezza e fino ai 18 metri di lunghezza. Le essenze maggiormente utilizzate per le lamelle sono il castagno, la quercia, il frassino, la robinia e il faggio. Quelle di abete rosso, invece, prevedono che il legno venga essiccato con una lavorazione particolare per eliminare eventuali imperfezioni che ne pregiudicherebbero la consistenza. In ogni caso le dimensioni delle travi dipendono dalla superficie della copertura del tetto in legno da realizzare. Si devono prima applicare le travi agli elementi portanti e poi ricoprire la struttura con tavolato perlinato da fissare con chiodi. A questo punto si devono applicare la lamiera al vapore, gli strati isolanti e, eventualmente, uno traspirante.
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