La creazione della stampa sfrutta il principio del timbro. Collegando timbri mono-lettera per formare una parola è consequenziale comprendere come si possa stampare anche solo che una pagina unendo più parole a formare un discorso. Fu così che nel 1455 Johannes Gutenberg inventò la stampa sfruttando il principio dei timbri. In Asia, più precisamente in Cina, la stampa fu introdotta nel 1041. Ma il timbro ha resistito allo scorrere del tempo e ancora oggi li utilizziamo per svolgere determinate mansioni. Facilmente riproducibili grazie all'uso del laser nell'incisione della gomma, posso rappresentare qualsiasi forma possibile. Sarà poi l'inchiostro su cui si appoggerà il timbro a creare la "magia" della perfetta riproduzione del soggetto sulla superficie scelta. Questa può essere di qualsiasi tipo, dalla carta ai tessuti.
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Ancora oggi, presso qualche ufficio pubblico, possiamo sentire il classico rintocco del timbro sul tampone inchiostrato. Questo rappresenta l'essenza stessa della funzione del timbro: riprodurre il soggetto desiderato attraverso la stampa. Il tampone è formato da un cuscinetto assorbente ricoperto da un tessuto resistente ai continui urti generati dalla pressione del timbro, Questi cuscinetti sono ricaricabili di inchiostro in modo da poter essere riutilizzati nel tempo. Solo l'usura e la diminuita capacità di trattenere l'inchiostro da parte del cuscinetto determinano la fine del tampone, che dovrà essere sostituito. La pressione generata dal timbro sul tampone farà in modo che l'inchiostro presente all'interno del cuscinetto vada ad aderire alla parte in rilievo del timbro per poi essere impressa sempre tramite pressione sulla superficie desiderata.
Da qualche decennio sono presenti sul mercato i timbri autoinchiostranti. Facili da utilizzare, hanno il loro punto di forza nella praticità. Possono essere infatti facilmente trasportabili e non necessitano di tampone. Questo infatti, di dimensioni pari alla superficie di stampa del timbro, viene integrato nel timbro stesso. Grazie a un meccanismo semi-rotatorio, la parte in gomma recante il soggetto da stampare viene montata su una base in grado di ribaltarsi all'interno della struttura del timbro appoggiata al tamponcino inchiostrato in fase di riposo. All'atto della stampa basterà posizionare il timbro e premere con decisione la parte superiore verso il basso. Il soggetto in gomma si ribalterà colpendo la superficie scelta e ritornerà in posizione di riposo una volta liberato dalla pressione.
Esistono numerosi servizi online di creazione timbri per qualsiasi utilizzo. Basta digitare la parola timbro su un qualsiasi motore di ricerca per trovare moltissime offerte. A qualsiasi servizio si voglia aderire, si dovrà naturalmente fornire il soggetto di stampa. Nella maggior parte dei casi verrà richiesto di seguire una procedura standard dove inserire il testo da incidere sul timbro, il tipo di carattere, le dimensioni e la tipologia di timbro, tradizionale o autoinchiostrante. Nel caso in cui il soggetto sia una figura o un logo, verrà chiesto di caricare un file immagine. In genere vengono preferiti i file con immagini vettoriali, che garantiscono una perfetta riproduzione del soggetto. Se non si possiede un file vettoriale, ci si dovrà accertare di fornire un'immagine ad alta definizione e delle dimensioni adatte.
Per gioco o per sfizio è possibile creare timbri fatti in casa per riprodurre i nostri soggetti preferiti. La definizione dell'immagine stampata difficilmente sarà di grande qualità, ma è comunque un'esperienza interessante. Il metodo più semplice per creare un timbro fatto in casa è quello di incidere una mezza patata. Basta prendere una patata di dimensioni sufficienti a contenere il soggetto alla grandezza desiderata. Una volta tagliata a metà si otterrà una superficie perfettamente piana. Si procederà dunque all'incisione di questa superficie tenendo presente che il soggetto dovrà essere in rilievo. L'incisione riguarderà dunque le parti che si vogliono eliminare e che non devono quindi apparire nella stampa. È bene dunque disegnare il soggetto sulla parte piana della patata tagliata e procedere all'eliminazione delle parti esterne al corpo del disegno. Lo stesso procedimento può essere replicato su altri materiali, come ad esempio il legno.
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