Riscaldamento geotermico

Il sistema di riscaldamento geotermico

Il riscaldamento geotermico si basa sullo sfruttamento di un tipo di energia, detta appunto 'geotermica', generata dal calore racchiuso all'interno della terra. Un sistema geotermico presenta l'enorme vantaggio di includere in un solo impianto sia la funzione di riscaldamento che quella di raffrescamento degli ambienti. In altre parole un impianto geotermico sostituisce senza problemi sia la caldaia che il condizionatore. Un impianto può essere sia "monovalente", ovvero in grado di funzionare senza ausili, sia in regime "bivalente", abbinato cioè con impianti solari termici o caldaie a condensazione. Altri vantaggi del riscaldamento geotermico sono l'uso di tecnologie rispettose dell'ambiente e il consistente abbattimento dei costi: infatti questi impianti non hanno bisogno ne di canna fumaria ne di allacciamento alla rete del gas. La risorsa geotermica ovviamente è presente su tutto il territorio nazionale anche se alcuni particolari terreni o determinati fattori idrogeologici potrebbero talvolta vincolare l'efficacia tecnica degli impianti.
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La composizione di un impianto geotermico

Sistema geotermico Un impianto a riscaldamento geotermico è composto da tre elementi fondamentali: la pompa di calore, la sonda geotermica e il sistema di distribuzione del calore. La pompa di calore elettrica, che va installata all’interno dell’abitazione, ha la caratteristica principale di avvalersi del terreno come sorgente per riscaldare o raffrescare, tutto in modo assolutamente sostenibile. Il rendimento di una pompa geotermica è uguale alla differenza tra la temperatura della sorgente e l'ambiente da riscaldare/raffrescare. Le sonde geotermiche, di solito in polietilene o rame, hanno la funzione invece di incanalare il calore disperso all’interno del terreno (o di una falda acquifera) e di concentrarlo nell’impianto di climatizzazione. Le sonde dispongono di tubature che vengono interrate verticalmente o orizzontalmente nei pressi dell’edificio. L’efficienza di una sonda geotermica dipende dal rapporto tra l’energia termica adoperata e l’energia elettrica consumata per trasferire il calore. Per quanto riguarda i sistemi di distribuzione del calore, gli impianti geotermici sono adatti per operare con terminali a basse temperature, come i pannelli radianti a pavimento e i ventilconvettori.

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Riscaldamento geotermico: Incentivi previsti

Funzionamento impianto geotermico Gli impianti di riscaldamento geotermico, com'è prevedibile, hanno dei costi piuttosto elevati che possono arrivare a toccare addirittura i 20.000€, a seconda degli ambienti dove sono installati. Per fortuna in Italia esistono leggi che prevedono interessanti incentivi e agevolazioni per chi vuole acquistarne uno. Questo perché l’energia termica del sottosuolo è un tipo di energia rinnovabile e del tutto pulita e chi decide di sfruttarla con l’apposito impianto contribuisce considerevolmente al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico richiesti dall’Unione Europea. La questione degli incentivi statali è regolata dalla Dl 4 giugno 2013 n. 63, che prevede consistenti detrazioni fiscali soggette comunque a variazioni nel corso degli anni. La legge prevede anche diversi meccanismi di accesso agli incentivi (accesso diretto, registri, asta al ribasso) che variano a seconda della dimensione dell'impianto geotermico. Esistono inoltre prestiti e finanziamenti, offerti da varie banche e istituti finanziari, che possono arrivare a coprire anche per intero la somma necessaria per l'acquisto.



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