Partendo dalla disambiguazione del termine, chiariamo che si definiscono "scaldasalviette" gli elettrodomestici in alluminio, mentre "termoarredi" è comunemente usato per quelli in acciaio. Questa distinzione esiste causa della diversa composizione dei metalli che presentano caratteristiche diverse, sia duttili che termiche, che ne prediligono un uso piuttosto che l'altro. Se il vostro intento è quello di scaldare le salviette, appunto, la vostra scelta dovrebbe cadere sugli elettrodomestici rivestiti in alluminio, che pur avendo una minore presa termica, sono un ottimo coadiuvante per il riscaldamento del bagno; comunque si rivelano perfettamente funzionali nel caso di un ambiente ridotto. I termoarredi rivestiti in acciaio hanno una resistenza maggiore e si adattano meglio alle varie conformazioni di design di cui parlavamo prima, inoltre la loro capacità di diffondere calore è maggiore e li si consiglia per ambienti più grandi, come ad esempio la cucina o un soggiorno di medie dimensioni.
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Gli scaldasalviette elettrici hanno diversi vantaggi, in primo luogo possono essere accesi solo nel momento in cui se ne necessita semplicemente collegandoli alla rete elettrica, come ad esempio scaldare il bagno per lavare i bambini o per scaldare piacevolmente l'accappatoio prima di uscire dalla doccia. Ovviamente, considerando l'ambiete di uso comune, sono da tenere in considerazione gli aspetti sulla sicurezza, ossia tenere questi elettrodomestici lontani dall'acqua, non troppo vicini alla presa di corrente e inoltre porre attenzione nel non coprire le prese d'aria dello scaldasalviette. Il loro funzionamento è riposto in una resistenza interna che all'accensione scalda un liquido apposito, detto termovettore, che si trova all'interno dello scaldasalviette. Tutti sono dotati di termostato regolabile, interno o esterno, che permette di impostare la temperatura, l'accensione e lo spegnimento automatici.
Gli scaldasalviette idraulici funzionano come i normali termosifoni. Possono essere collegati alle tubature idrauliche sia dal pavimento che dalla parete, con lavori di istallazione non diversi da quelli degli altri radiatori. Una volta collegati, gli scaldasalviette saranno considerati dal vostro termostato come comuni termosifoni e ne seguiranno gli orari di accensione e spegnimento. Allo stesso modo degli altri impianti di riscaldamento domestico, questi possono essere regolati in base alla temperatura desiderata nel locale che li ospita, ma a differenza di quelli elettrici, non occorre preoccuparsi dei pericoli riferiti all'acqua o all'ostruzione delle prese d'aria, di fatto possono essere usati come veri e propri stendini. Nota di particolare attenzione va data alla composizione del modulo degli scaldasalviette, questo infatti deve adattarsi efficacemente alla metratura della stanza in modo da scaldarla al meglio delle sue capacità.
Esistono anche modelli ibridi di scaldasalviette. Questi elettrodomestici permettono la connessione simultanea di caldaia e corrente elettrica, cosicché al momento utile si possa alzare la temperatura richiesta, nonostante il termostato segni già quella settata come massima, senza per questo alzarla in tutta la casa. Le occasioni di utilizzo sono simili a quelle degli scaldasalviette elettrici, ossia la possibilità di aumentare la temperatura del bagno prima di lavarsi o di scaldare le asciugamani lì riposti. Vengono istallati come normali radiatori, ma presentano una resistenza, o una ventola, che a richiesta dell'utente alza la temperatura in breve tempo. Possono inoltre avvalersi di un termostato, anche programmabile, che ne permette l'attivazione in tempi predefiniti. Anche nel caso di scaldasalviette ibridi, i rivestimenti sono di acciaio o alluminio e comprendono un'ampia varietà di design e colori.
Gli scaldasalviette, data la loro forma creata apposta per essere parte dell'arredo, sono di facile pulizia; una semplice passata di antistatico terrà la polvere lontana dai tubi di questi elettrodomestici, mentre non si ci deve preoccupare che il calore possa danneggiarne il colore o il rivestimento, visto che questi sono ideati appositamente allo scopo di resistere a temperature elevate. Per quel che riguarda la manutenzione, questa è praticamente assente negli scaldasalviette elettrici, data la loro autonomia di funzionamento, ma sono comunemente posti sotto garanzia dall'azienda produttrice, di solito questa varia dai 5 ai 15 anni ed è regolata dalle norme vigenti. Per gli scaldasalviette idraulici invece, la manutenzione è quella di routine dei normali termosifoni, come ad esempio far sfiatare l'aparecchio o casi di perdita di acqua. Anche qui ricorre la garanzia o, se scaduta, un idraulico.
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