Kurt Wenner

Le illusioni pittoriche tridimensionali di Kurt Wenner

Kurt Wenner è uno degli artisti più interessanti della nostra epoca. Le sue gigantesche pitture da marciapiede in 3D lo hanno reso famoso in tutto il mondo già nel corso degli anni '80. La sua è una tecnica personalissima, che fonde tradizione e innovazione. Dopo aver lavorato per la NASA come illustratore scientifico, Kurt Wenner si è trasferito a Roma per studiare in modo approfondito il classicismo rinascimentale, da cui era sempre stato affascinato. È qui che l'artista comincia ad approcciarsi per la prima volta alla pittura su strada, lavorando come "madonnaro" e riproducendo le grandi opere classiche sui pavimenti delle piazze e delle vie italiane. A partire dal 1984 il pittore dà vita ad una nuova forma d'arte, introducendo la tecnica del trompe-l'oeil nelle sue opere. Si tratta della pittura pavimentale anamorfica, detta anche street painting 3D, una particolare tecnica pittorica volta a rendere l'illusione della tridimensionalità. I soggetti dipinti da Wenner, quindi, sembrano dotati di vita propria e la loro incredibile carica realistica non smette di sbalordire gli osservatori.
Kurt wenner

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L'arte è l'universo che esprime la sua creatività attraverso gli esseri umani

Disegno esterno "Art is how the universe expresses its creativity through human beings", questo è il motto di Kurt Wenner, che vede nell'arte un mezzo di espressione assoluto ed extrasensoriale. Le sue opere, realizzate con l'ausilio di gessetti colorati, rappresentano il frutto di lunghi studi sulla prospettiva e di oculati calcoli geometrici, tali da consentire all'occhio umano di allargare il suo campo visivo dai 120° ai 180°. In questo modo, le figure sembrano animarsi per svettare al di sopra dei marciapiedi che le ospitano o sprofondare negli abissi del sottosuolo. Risultati strabilianti, quelli ottenuti da Wenner, che ha coraggiosamente deciso di allontanarsi dai suoi contemporanei per volgere lo sguardo all'indietro, mirando ai grandi maestri del passato come Leonardo, Parmigianino, Rosso Fiorentino, Correggio, Raffaello e Giulio Romano. È infatti da questi che Kurt Wenner ha appreso l'importanza della misura, della forma prospettica, dell'andamento flessuoso delle linee, inserendo poi all'interno dell'impalcatura manierista elementi anticlassici e deformanti.

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    Kurt Wenner e la sua eterna lotta per un'arte effimera

    Artista kurt wenner L'arte di Kurt Wenner è un'arte complessa che richiede anni di studio e un lungo apprendistato. Eppure si tratta di un'arte effimera, non destinata a durare e pronta a dissolversi alle prime gocce di pioggia. Ciò che rimane delle sue performance, realizzate sempre dal vivo e davanti a un pubblico casuale - quello dei passanti, di chi per caso si trovava lì in quel preciso istante - è soltanto qualche fotografia scattata da un volto ignoto. Perché, allora, lottare così tanto ? Perché faticare per anni e lavorare per giorni senza ottenere risultati duraturi ? È proprio questo il poetico paradosso della street art, una forma di pittura che, in fondo, è da intendere più come una performance teatrale. È l'atto stesso del creare a diventare oggetto dell'opera d'arte, che ha una sua durata nel tempo e che ingloba in sé l'idea della fine.


    La lunga carriera e la sua vita oggi

    Arte moderna Kurt Wenner ha una lunga carriera alle spalle. Cresciuto a Santa Barbara, in California, ha ottenuto il suo primo murales su commissione all'età di 16 anni. Prima di arrivare in Italia ha frequentato la Rhode Island School of Design e l'Art Center College of Design ed ha lavorato per la NASA. Dopo aver studiato a Roma accanto ai madonnari e dopo l'invenzione della street painting 3D, l'artista si è trasferito a Mantova. Qui, nel 1991, in occasione della visita alla città da parte del papa Giovanni Paolo II, Kurt Wenner realizzò una grande opera sul Giudizio Universale e il pontefice ne fu così entusiasta da firmarla. Nel corso degli anni ha lavorato in molti luoghi e tante sue opere sono ospitate all'interno di abitazioni private e musei. Ha ottenuto diversi premi, tra i quali il Kennedy Center Medallion il Golden Bacchus e il Golden Giotto. Oggi, dopo un periodo negli Stati Uniti, Kurt è tornato in Italia e lavora in una torre nel comune di Curtatone. Oltre ad insegnare, si occupa di architettura, scultura e pubblicità. Nel 2010 Greenpeace ha esposto una sua opera a Bruxelles per richiedere il divieto delle colture geneticamente modificate.




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