La realizzazione della margotta terrestre è veramente semplice e facile da mettere in atto. Si tratta di una tecnica particolarmente consigliata per le piante di fragola e per i piccoli arbusti. In ogni caso è bene far ambientare l'esemplare prima di procedere, innaffiandola secondo le sue esigenze e lasciando trascorrere un periodo di circa due settimane. A questo punto si prende una ramificazione e la si interra a poca distanza nel terreno o in un altro vaso. Non bisogna staccarla dalla pianta madre, ma la si incide leggermente. Per far restare la ramificazione in posizione a circa 1-2 cm sottoterra la si deve fissare nel terriccio con un archetto di fil di ferro oppure con una forcella di legno. Dopo tre settimane (al massimo un mese), la ramificazione ha messo le radici nel punto dell'incisione. Per accertarsene basta controllare togliendo delicatamente un po' di terra. Se l'esito è positivo, si taglia la connessione tra la pianta donatrice e quella ricevente.
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La margotta aerea è una tecnica ottimale per moltiplicare il filodendro, la dracena, il ficus e altre piante di appartamento. Si pratica su uno stelo guarnito di foglie e, a una distanza di 20-30 cm dalla sommità, si toglie delicatamente un sottile anello di scorza. Questo deve essere spesso al massimo un millimetro e alto 2-3 cm. Al di sotto di questa incisione si avvolge un foglio di plastica da fissare allo stelo con un elastico. L’involucro di plastica è impermeabile e serve a mantenere costante l'umidità attorno al taglio. Questo sacchetto va riempito con un miscuglio di terra e torba moderatamente bagnato e lo si chiude al di sopra dell'incisione con un altro elastico. Dopo 10-15 giorni cominciano ad apparire delle radici e, dopo altre due settimane, si taglia lo stelo al di sotto del sacchetto. In questo modo si ottiene una nuova pianta, che va trasferita con cura in un vaso dopo aver tolto il sacchetto con la terra e la torba.
Altre tecniche di margotta molto usate sono ad archetto e di ceppaia. Quest'ultima viene utilizzata principalmente per ottenere portainnesti di piante fruttifere, in quanto necessita di poco spazio e manodopera. In questo modo si hanno bassi costi di produzione e una notevole quantità di materiale prodotto. Le piante madri sono disposte in file e vanno capitozzate a un anno di vita all'altezza del colletto. L'operazione va fatta prima della fase vegetativa e favorisce la crescita di numerosi germogli. Quando questi hanno una lunghezza di 15–20 cm, li si ricopre alla base con terra, così da stimolare il radicamento. Una volta terminata la stagione vegetativa si espiantano le barbatelle ottenute. Questa tecnica di moltiplicazione può essere ripetuta più volte nel corso del tempo. Invece la margotta ad archetto viene usata per alcune piante da frutto e per molte specie ornamentali, in primo luogo la vite americana.
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