Margotta

Che cos'è la tecnica di moltiplicazione margotta

La margotta è una tecnica che serve per moltiplicare le piante: consiste nel far mettere le radici a un ramo non separato dall'esemplare principale. Si tratta di una valida alternativa alla talea e viene effettuata nel periodo di tempo che va da maggio a giugno. In questo modo si ottengono i risultati migliori perché si hanno temperature elevate che favoriscono l'atrtecchimento del ramo. Altri fattori fondamentali sono l'entrata in vegetazione della pianta e l'umidità costante. Le piante rispondono in maniera diversa alla tecnica della margotta. Alcune specie radicano rapidamente e hanno un successo pari quasi al 100%. Tra queste si ricordano le diverse varietà di ficus, il melograno e l'olivo. Invece si hanno cattivi risultati con la maggior parte delle conifere. Questa tecnica consente di ottenere piante di notevoli dimensioni e si consiglia per i bonsai e le preziose piante da serra.
Margotta su un albero di melo

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Che cos'è la tecnica della margotta terrestre

Esempio di intervento a margotta La realizzazione della margotta terrestre è veramente semplice e facile da mettere in atto. Si tratta di una tecnica particolarmente consigliata per le piante di fragola e per i piccoli arbusti. In ogni caso è bene far ambientare l'esemplare prima di procedere, innaffiandola secondo le sue esigenze e lasciando trascorrere un periodo di circa due settimane. A questo punto si prende una ramificazione e la si interra a poca distanza nel terreno o in un altro vaso. Non bisogna staccarla dalla pianta madre, ma la si incide leggermente. Per far restare la ramificazione in posizione a circa 1-2 cm sottoterra la si deve fissare nel terriccio con un archetto di fil di ferro oppure con una forcella di legno. Dopo tre settimane (al massimo un mese), la ramificazione ha messo le radici nel punto dell'incisione. Per accertarsene basta controllare togliendo delicatamente un po' di terra. Se l'esito è positivo, si taglia la connessione tra la pianta donatrice e quella ricevente.

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Che cos'è la tecnica della margotta aerea

Innesti a margotta per viti La margotta aerea è una tecnica ottimale per moltiplicare il filodendro, la dracena, il ficus e altre piante di appartamento. Si pratica su uno stelo guarnito di foglie e, a una distanza di 20-30 cm dalla sommità, si toglie delicatamente un sottile anello di scorza. Questo deve essere spesso al massimo un millimetro e alto 2-3 cm. Al di sotto di questa incisione si avvolge un foglio di plastica da fissare allo stelo con un elastico. L’involucro di plastica è impermeabile e serve a mantenere costante l'umidità attorno al taglio. Questo sacchetto va riempito con un miscuglio di terra e torba moderatamente bagnato e lo si chiude al di sopra dell'incisione con un altro elastico. Dopo 10-15 giorni cominciano ad apparire delle radici e, dopo altre due settimane, si taglia lo stelo al di sotto del sacchetto. In questo modo si ottiene una nuova pianta, che va trasferita con cura in un vaso dopo aver tolto il sacchetto con la terra e la torba.


Margotta: Qual è la tecnica di margotta di ceppaia e ad archetto

Innesto a margotta su piante Altre tecniche di margotta molto usate sono ad archetto e di ceppaia. Quest'ultima viene utilizzata principalmente per ottenere portainnesti di piante fruttifere, in quanto necessita di poco spazio e manodopera. In questo modo si hanno bassi costi di produzione e una notevole quantità di materiale prodotto. Le piante madri sono disposte in file e vanno capitozzate a un anno di vita all'altezza del colletto. L'operazione va fatta prima della fase vegetativa e favorisce la crescita di numerosi germogli. Quando questi hanno una lunghezza di 15–20 cm, li si ricopre alla base con terra, così da stimolare il radicamento. Una volta terminata la stagione vegetativa si espiantano le barbatelle ottenute. Questa tecnica di moltiplicazione può essere ripetuta più volte nel corso del tempo. Invece la margotta ad archetto viene usata per alcune piante da frutto e per molte specie ornamentali, in primo luogo la vite americana.


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