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Tra i vari tipi di innesto quello a triangolo presenta caratteristiche e modalità di messa in opera molto diverse dagli altri. Infatti è l'unico che può essere realizzato quando le piante sono in pieno riposo vegetativo e nella maggior parte dei casi si procede in gennaio e nelle prime settimane di febbraio. L'innesto a triangolo riguarda soprattutto piante da frutto, ad esempio il pero e il melo. Per procedere si deve avere una certa manualità, ma consente di avere buone probabilità di successo e risultati duraturi. Fa parte della categoria degli innesti a marza. Per realizzare l'innesto a triangolo si capitozza il portainnesto e lo si incide realizzando una cavità triangolare. A questo punto si affila la marza da un lato e la si taglia per creare un'altra punta che si adatti perfettamente alla cavità del portainnesto. Dopo aver unito il portainnesto e la marza si legano insieme i due elementi con nastro isolante nero o con un nastro di rafia. Infine si protegge tutta la zona operata stendendo sul taglio un apposito mastice per innesti.
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L'innesto è la tecnica di riproduzione più diffusa per le rose in quanto si adatta perfettamente alle caratteristiche di queste specie. I tipi di innesto realizzati sono due, quello a occhio vegetante e quello a gemma, chiamato anche a occhio dormiente oppure a scudetto. Le due tecniche hanno caratteristiche diverse e si effettuano in stagioni diverse. L'innesto a occhio vegetante viene eseguito nei mesi di maggio e giugno e si caratterizza per l’immediata emissione di germogli. Tuttavia, a causa del susseguirsi delle stagioni, i germogli non riescono a lignificarsi prima che arrivi la stagione fredda e quindi non sono molto resistenti. Molto più apprezzato e diffuso è l'innesto a occhio dormiente, in quanto consente di ottenere risultati sicuri. Si effettua in luglio-agosto, tuttavia la gemma compare solo nella primavera dell'anno successivo e quindi trova le condizioni favorevoli per attecchire e lignificarsi.
L’innesto a gemma oppure a occhio dormiente è l'unico modo in cui le rose climbing possono riprodursi. Si tratta della forma rampicante delle rose a cespuglio a grandi fiori rifiorenti e la tecnica può interessare sia gli esemplari selvatici che i rosai pregiati. Nel primo caso si fa in modo che l'esemplare produca fiori nella varietà preferita, nel secondo si ottengono corolle di colore e forme diverse. Al tempo stesso consente di ottenere risultati davvero spettacolari perché si può innestare una varietà diversa su ogni ramo. Di conseguenza con questo tipo di innesto è possibile avere una pianta di rosa rampicante che produce su ogni ramo fiori diversi nel colore e nella forma. Per realizzare questa soluzione bisogna scegliere con attenzione nella pianta madre un ramo sano che abbia prodotto fiori. A questo punto si individuano le gemme turgide e ben formate da prelevare, considerando solo quelle della parte centrale del ramo.
Quando si vuole realizzare un innesto a gemma sulle rose bisogna utilizzare un coltello apposito, ben affilato, per incidere la corteccia circa un centimetro e mezzo sopra l'occhio. A questo punto si fa scorrere la lama 1,5 cm sotto la gemma, tagliando uno scudetto di corteccia. Dal pezzo prelevato si tolgono le foglie lasciando solo parte del picciolo. Quindi si incide la corteccia del fusto o di un ramo della pianta portainnesto praticando un taglio a T dove inserire lo scudetto. Devono spuntare soltanto la punta dell'occhio e la porzione di picciolo. Adesso si lega l'innesto con un filo di lana o di rafia per migliorare l'adesione tra le due parti, impedire che lo scudetto si muova e che la ferita entri in contatto con aria e acqua. Si parte dalla parte alta, senza stringere troppo. La successiva primavera, dopo la metà del marzo, si effettua un intervento di potatura sopra l'innesto, così da favorire lo sviluppo di nuova vegetazione. Una successiva potatura viene effettuata sopra la terza o la quarta gemma.
Oltre all'innesto a gemma, a occhio vegetativo oppure a triangolo esistono molti altri tipi di innesto che si possono effettuare. Ad esempio l’innesto a spacco viene messo in atto in primavera e le marze devono essere prelevate da rami robusti e con un anno di vita. Sulla pianta portainnesto si realizza un taglio orizzontale e poi uno verticale in cui inserire la marza appuntita e tagliata sui due lati opposti. Quindi si protegge il taglio ricoprendolo di mastice. La tecnica dell'innesto a corona, invece, prevede la realizzazione sulla pianta portainnesto di due o più incisioni laterali in cui infilare le marze appuntite. Quando il diametro del soggetto è uguale a quello della marza si parla di innesto a doppio spacco inglese, impiegato in particolare per le viti. Infine esiste una tecnica particolare, chiamata innesto a ponte, che serve per migliorare la salute di esemplari danneggiati. In questo caso le marze sono prelevate dalla stessa pianta portainnesto e innestate nelle zone ancora sane dell'esemplare.
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