Le difficoltà nell'illuminazione esterna sono legate all'ambiente, che può avere effetti disgreganti e corrosivi, oppure alle cadute di tensione, che nel caso delle luci a led sono particolarmente fastidiose. L'esposizione continua agli agenti atmosferici a lungo andare tende a compromettere estetica, stile ma soprattutto funzionamento e sicurezza delle lampade da esterno. Sole, salsedine, pioggia e inquinamento rappresentano per l'illuminazione casa uno stress non indifferente, mentre le luci a led, quando non sono alimentate correttamente, non rappresentano più un risparmio ma rischiano di diventare una spesa costante. Un alto livello di sicurezza dell'illuminazione esterna significa non dover incorrere in continui disservizi e spese di manutenzione. Per questo è indispensabile scegliere prodotti garantiti e che abbiano determinate caratteristiche per assicurare la durata in ambiente non protetto. Come la buona qualità dei materiali impiegati, la robustezza e il grado di protezione IP.
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Il grado di protezione IP è uno degli indicatori di qualità per l'efficienza dei dispositivi d'illuminazione. Si esprime nella forma IP XX dove le x, che possono essere anche quattro, indicano rispettivamente il livello di protezione all'acqua e il livello di protezione ai corpi estranei come le polveri. Il massimo grado adottato nell'illuminazione da esterno è IP68 e viene attribuito ai dispositivi soggetti a immersione continua, come possono essere i faretti a bordo piscina, e totalmente protetti dalle polveri. Un faretto per l'illuminazione del giardino, poiché esposto a piogge e magari rientra nel raggio d'azione dell'impianto irriguo, dovrebbe avere un IP65, mentre per un lampioncino da parete che si trova sotto una tettoia è sufficiente un IP44, anche se in ambienti con presenza di nebbie, per garantire i diffusori da eventuali infiltrazioni è sempre opportuno anche per il semi-esterno montare un grado di protezione IP65. All' impianto può essere applicato il dimmer, per regolare l'intensità della luce a seconda delle esigenze, e interfacciato ai sistemi domotici, può essere controllato e gestito anche quando non si è distanti da casa.
È fondamentale quindi che la struttura degli elementi dell'illuminazione esterna, qualunque sia il suo stile, risulti inalterabile anche negli esterni più aggressivi come le località di mare, le piscine e i luoghi con elevato tasso d'inquinamento. Nella parte illuminante, inoltre, le lampade migliori sono quelle realizzate in lexan, che evita l'ingiallimento per l'esposizione continua al sole, tipica nei materiali plastici scadenti. E quando il flusso luminoso non viene ridotto dall'usura dell'involucro esterno, l'impianto garantisce efficienza e costi di esercizio adeguati alla resa. I dispositivi devono consentire un'alimentazione di precisione e la gestione delle temperature, tensioni e correnti di giunzione possibilmente attraverso un mini pc in modo da eliminare i possibili shock di rete veicolando la 12 volt fino a 1 km tra punto luce e punto luce. Le zone buie in giardino dovute alle lampade bruciate interrompono l'atmosfera che la diffusione della luce esterna crea, ma aumentano anche le probabilità di incidenti e possono essere un richiamo per malintenzionati.
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