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La protezione per le porte e le finestre può essere rappresentata dalle inferriate, le classiche sbarre di ferro che vengono posizionate per impedire l'accesso all'interno della casa. Tuttavia esteticamente non sono bellissime da vedere, dando l'impressione della prigione, anche se i modelli più moderni hanno un aspetto più elegante e si integrano perfettamente con la facciata e con lo stile architettonico. Le porte e le finestre, poi, possono essere blindate. Questi serramenti sono ideati e progettati per contrastare le intrusioni. Ci sono varie tipologie di infissi blindati, alcuni dei quali resistono addirittura alla manomissione con attrezzatura come trapani, cacciavite, martello. Le serrature sono anti scasso e forzare porte e finestre diventa veramente improbabile anche per il lavoro dei ladri professionisti.
Il sistema d'allarme rappresenta una validissima alternativa alle inferriate e agli infissi blindati. Può essere montato anche in aggiunta agli altri metodi per contrastare le intrusioni. In commercio si trovano kit preconfigurati che vengono montati con un minimo di conoscenza di fai da te, senza la necessità dell'intervento di un tecnico. Le istruzioni riportano le indicazioni passo-passo per installare la centrale e i sensori che di solito sfruttano la tecnologia wireless senza fili. Per chi ha bisogno di un impianto d'allarme professionale può essere consigliato ricorrere ad un consulente della sicurezza che progetti un impianto completo. Alla centrale potranno essere collegati sensori perimetrali esterni, per creare una zona protetta già al di fuori dell'abitazione e prevenendo l'accesso in prossimità della casa. Poi ci sono i sensori magnetici da collocare su porte e finestre, e i volumetrici interni che rilevano il movimento.
Per la sicurezza in casa la centrale d'allarme può essere collegata a un kit videosorveglianza. Questo sistema consente di riconoscere il ladro che ha fatto accesso all'area protetta o di controllare in diretta una zona specifica collegando le telecamere a uno schermo o un computer. Le videocamere possono essere utili anche come videocontrollo. Alcuni modelli, infatti, una volta attivati i sensori, scattano una serie di foto o registrano un breve filmato, che può essere inviato via smartphone o archiviato su un dispositivo di acquisizione audio e video. Le telecamere,nei sistemi professionali più performanti, sono connesse con un dvr che registra addirittura fino a un massimo di 24-48 ore e, una volta terminato lo spazio, sovrascrive nuovamente il filmato. Questo registratore, chiamato dvr, può restituire le riprese che vengono acquisite anche come prova dell'effettiva intrusione.
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