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Quando si acquista la stufa a pellet è necessario valutare diversi fattori. Innanzitutto bisogna valutare che la potenza e la resa termica del modello siano adatte alle proprie esigenze di riscaldamento. Per questo motivo è fondamentale esaminare con attenzione il libretto della stufa. In questo documento sono riportati il rendimento dell'apparecchio in termini percentuali e la sua potenza. Inoltre deve essere presente il marchio CE, il nome della casa produttrice e l’indicazione della normativa a cui fanno riferimento i test ai quali è stata sottoposta la stufa. Bisogna tenere a mente che più è basso il valore di emissione di CO2 e meno il dispositivo inquina. In ogni caso questo valore deve essere inferiore allo 0,04%. Infine è necessario che l'azienda produttrice possa garantire alla clientela una rete di assistenza diffusa su tutto il territorio italiano. In questo modo non sussistono problemi per la manutenzione annuale.
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In genere si preferisce optare per una stufa a pellet in quanto è un materiale dalla buona resa termica e che non ingombra. Di conseguenza il trasporto e lo stoccaggio del combustibile risultano facilitati. Il potere calorifico del pellet è di 4,6 kWh/kg: ad esempio un apparecchio con rendimento dell’87% e con una potenza da 9 kW consuma in un’ora 2,25 chili di pellet se azionata alla massima potenza. Invece, se tarata al minimo, il consumo orario di pellet è di soli 600 grammi. Di conseguenza si ha un notevole risparmio energetico e monetario rispetto al riscaldamento a gas metano. Quest'ultimo ha un costo medio per MWh di 90 euro, mentre quello del pellet si aggira sui 70 euro. L’utilizzo del pellet è sempre più diffuso e in continua crescita: anche per questo motivo i produttori certificano il prodotto per garantirne la qualità. Infatti un combustibile scadente può comportare l'inorgere di alcuni problemi e la necessità di effettuare una pulizia più approfondita.
Dopo il caminetto la stufa a legna risulta il sistema di riscaldamento per eccellenza. In questo modo si riesce a riscaldare la propria casa in maniera ecosostenibile, arredando al tempo stesso l'ambeinte. Infatti questo dispositivo è davvero molto versatile e si adatta perfettamente a ogni stile d'arredo. Al tempo stesso diventa il vero e proprio protagonista dello spazio. Il modello di stufa a legna più diffuso è dotato di un focolare in materiale refrattario oppure in ghisa. Nel primo caso si hanno minori possibilità di lavorare il materiale perché assuma una forma particolare, tuttavia la resa termica e le potenzialità di conduzione sono veramente ottimali. Questi dispositivi consentono una perfetta propagazione del calore, mentre l'aria calda viene canalizzata attraverso una griglia posizionata sul fondo e un sistema di ventilatori.
Una tipologia originale e molto decorativa di stufe permette di sostituire il tradizionale caminetto. Si tratta di modelli con alimentazione a legna in pietra ollare oppure in maiolica decorata finemente. Si tratta di una soluzione molto vantaggiosa, soprattutto nei condomini e negli appartamenti, immobili dove non è possibile costruire un camino. Di conseguenza spesso si opta per questi dispositivi, che risultano pratici, economici e veloci da installare. Infatti possono essere collegati senza problemi alla preesistente canna fumaria in modo da far fuoriuscire i fumi. Basta installare un apposito sistema di tubi. La stufa in maiolica o in pietra ollare è un vero e proprio pezzo d'arredo, che personalizza notevolmente l'atmosfera di tutta la casa. Inoltre adotta un combustibile pulito, economico ed ecologico, grazie al quale si riducono sensibilmente i consumi e le emissioni di CO2.
Per ottenere ottimi risultati e riscaldare in autonomia e con efficienza tutti i locali della propria casa è necessario adottare alcuni accorgimenti sul modo in cui posizionare la stufa. In questo modo si ottimizzano i consumi e si massimizza la resa calorica dell'impianto. Innanzitutto bisogna posizionare la stufa al centro del locale da riscaldare, installandola sempre nel piano principale. Di conseguenza il calore risale verso l'alto in base alle leggi della fisica e si diffonde in tutta l'abitazione. Per avere un'ottimale resa termica e un buon tiraggio si deve collocare il dispositivo lontana dalle pareti: così si evita anche di surriscaldare i rivestimenti. Nel caso in cui la stanza sia dotata di parquet oppure di un pavimento in moquette, è necessario realizzare un pannello di rialzo. Si tratta di un accorgimento fondamentale per evitare che la pavimentazione si deteriori e per aumentare il livello di sicurezza generale.
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