L'aspetto della termostufa a pellet è praticamente uguale alla stufa, con una potenza termica che può oscillare tra i 13000 W e i 35000 W. Oltre a poter diffondere calore nelle stanze, dispone di uno scambiatore di calore, per far circolare l'aria calda e l'acqua scaldata con i fumi della combustione, definita acqua sanitaria. Sulla termostufa a pellet è presente un display digitale che permette di automatizzare tutte le principali funzioni, come l'accensione e lo spegnimento. Non appena è sufficientemente calda, l'acqua viene trasmessa a tutti i termosifoni per scaldare la casa. Poiché le termostufe sono capaci di scaldare grandi quantità d'acqua, la maggior parte delle volte si acquista anche un serbatoio di accumulo, per mettere da parte dell'acqua e usarla quando la termostufa è già spenta da parecchie ore. Va ricordato che la termostufa non può sostituire la caldaia.
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La prima sostanziale differenza che si nota andando a confrontare le stufe e le termostufe a pellet è che le prime possono o aumentare l'efficienza o addirittura andare a sostituire completamente l'impianto di riscaldamento preesistente, mentre le seconde non possono fare a meno di essere collegate ad una caldaia. Le stufe hanno due modalità di funzionamento: per irraggiamento, quando diffondono il calore prodotto dalla combustione nella stanza in cui si trovano; per convezione, se trasmettono aria calda attraverso delle grate sulla parte superiore. In questo secondo caso si può scegliere di montare un sistema di canalizzazione dell'aria calda, per scaldare anche le stanze vicine, trasmettendo il calore attraverso i tubi e facendolo diffondere per mezzo di altre grate. La termostufa non ha questa possibilità, ma in alcuni casi può essere installata per integrare la stufa a pellet.
A differenza della termostufa a pellet, la caldaia a pellet viene collegata all'impianto termoidraulico e sostituisce la caldaia classica a metano, imitandone per altro il funzionamento: una volta scaldata a sufficienza, l'acqua viene convogliata nei termosifoni e trasferisce il proprio calore a tutto l'ambiente. Come per le termostufe, è possibile produrre acqua sanitaria con una caldaia, se si monta un piccolo serbatoio aggiuntivo. Esistono caldaie di diverse dimensioni e con portate differenti, a seconda della grandezza del silo da cui si auto alimentano prelevando i pellet. I recipienti più piccoli hanno capacità che garantiscono poche centinaia di litri e richiedono una ricarica del combustibile a distanza di pochi giorni, mentre quelli più grandi possono arrivare a durare addirittura svariate settimane. Sostanzialmente l'autonomia della caldaia rimane l'unica vera differenza con la termostufa.
Stando a quanto visto finora, la capacità termica della termostufa a pellet riesce a garantire un approvvigionamento di acqua sanitaria superiore a quello dei concorrenti, sufficiente a soddisfare il fabbisogno di famiglie anche con numerosi componenti; l'utilizzo del pellet, inoltre, riduce l'impatto sull'ambiente e permette di risparmiare parecchio. A ciò bisogna aggiungere che la termostufa non immette gas tossici nell'atmosfera, in quanto la doppia combustione elimina sia le impurità che le polveri sottili, producendo esclusivamente acqua e anidride carbonica; dal punto di vista estetico, è molto più bella e gradevole, anche per la fiamma ben visibile dal vetro sulla parte frontale. Il principale svantaggio di questo apparecchio è la necessità di essere collegata ad una canna fumaria che arrivi al tetto dell'abitazione, quindi non può essere posizionata dove si vuole e, soprattutto, non si può spostare.
La spesa iniziale che bisogna andare a sostenere per comprare una buona termostufa a pellet può essere particolarmente elevata, in base alla qualità che si va a cercare, e ovviamente alla ricercatezza del design: è difficile trovare qualcosa sotto ai 2.500€, mentre i modelli più potenti, dall'aspetto moderno e raffinato, possono toccare quasi i 6.000€. Fortunatamente dal 2013 è stata emanata una legge che prevede un incentivo fiscale in favore di chi acquista e installa impianti a risparmio energetico con produzione di calore attraverso fonti rinnovabili; nel 2016 un Decreto Ministeriale ha confermato e integrato tale legge. In questo modo il costo dell'acquisto della termostufa a pellet è più accessibile. Non va dimenticato che poi, durante l'utilizzo, l'alimentazione a pellet consente di risparmiare parecchio, dunque parte dell'investimento iniziale rientra nel tempo.
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