L'ultimo tipo di incentivo previsto dallo Stato per tutti coloro che effettuavano l'installazione di un nuovo impianto fotovoltaico andava sotto il nome di Quinto Conto Energia. Si trattava sostanzialmente di una forma di contributo fotovoltaico statale che veniva concesso per ammortizzare i costi che venivano sostenuti dai cittadini italiani per la realizzazione di opere miranti al miglioramento dell'efficienza energetica della propria casa. Gli incentivi erano riservati tanto ai privati che al settore pubblico con soglie differenti che corrispondevano a 700.000 euro per i primi e a 200 milioni di euro per il secondo. Le richieste per l'accesso agli incentivi andavano inoltrate online sul sito del GSE e non esisteva la possibilità di cumulabilità con altri incentivi statali (eccezion fatta per il fondo di garanzia e quello di rotazione). Possibile, invece, l'accostamento con incentivi di tipo non statale.
I finanziamenti a fondo perduto fanno a tutti gli effetti parte dei contributi fotovoltaico attualmente disponibili. Si tratta di forme di credito abbastanza vantaggiose riservate a coloro che intendono investire in questo settore e promosse, per lo più, a livello regionale. I vantaggi che si riscontrano in questo tipo di finanziamento risiedono quasi tutti nei costi di molto inferiori rispetto ad un classico prestito o mutuo, con tassi di interesse davvero molto ridotti. Aspetto non di poco conto quando ci si accinge ad avviare un investimento. I finanziamenti di questo tipo sono riservati tanto ai privati quanto anche alle aziende. L'unica condizione indispensabile per la richiesta consiste nell'installazione diretta ed immediata dell'impianto terminato alla rete generale. Attualmente può risultare davvero importantissimo procedere con questa richiesta, data l'assenza di incentivi pubblici.
I finanziamenti dedicati alle donne che intendono investire nel settore del fotovoltaico sono contributi fotovoltaico a tutti gli effetti. Questo avviene anche a sostegno di una legge importantissima sul'imprenditoria femminile, ovvero le Legge 215/1992. Utilizzando questa particolare forma di credito le donne hanno la possibilità di finanziare il proprio investimento riuscendo a coprire più o meno la metà di quella che è la cifra iniziale richiesta. Altre incentivazioni, sempre legate al mondo dell'imprenditoria femminile, si possono riscontrare nel cosiddetto PON, ovvero nel Programma Operativo a livello Nazionale. L'Unione Europea non sta di certo a guardare avendo riconosciuto le grandi capacità imprenditoriali delle donne. Per questa motivazione sono differenti i casi in cui vengono pensate apposite forme di finanziamento e contributi fotovoltaico dedicati esclusivamente al mondo femminile.
Scadono il 31 dicembre 2017 le norme che si legano alla detraibilità delle spese sostenute per l'installazione di un impianto fotovoltaico. Le detrazioni fiscali, insieme alle varie forme di finanziamento previste, rappresentano la sola possibilità di usufruire attualmente dei contributi fotovoltaico. Per ogni utente privato che effettua questo investimento è possibile ottenere la detrazione fiscale del 50% su un decennio e per un importo massimo fissato a 96.000 euro. E' indispensabile che l'impianto realizzato venga utilizzato esclusivamente per uso domestico altrimenti non si può richiedere la suddetta detrazione. Come si dice in gergo tecnico deve essere "posto a servizio dell'abitazione". La detrazione non risulta essere cumulabile con altri incentivi. Per questa motivazione, se si è avuta qualche sovvenzione in merito, occorre scorporarne gli importi dal calcolo totale prima di presentare la richiesta per la detrazione stessa.
Fatta un po' di chiarezza su quelli che sono i contributi fotovoltaico attualmente usufruibili in Italia, è interessante fare una breve ma significativa analisi su quanto costi effettivamente il fotovoltaico nel Bel Paese. I costi iniziali, a ben vedere, non sono accessibili a tutti ed anche per questa motivazione sono stati pensati negli anni diversi incentivi, detrazioni e contributi per rendere l'accesso semplificato per molti. Solo in questo modo si è potuto far sì che il fotovoltaico prendesse realmente piede divenendo attualmente una delle tipologie di energie rinnovabili su cui si fa maggiormente affidamento in Italia con notevoli benefici sia in termini di produzione energetica che di minore impatto sull'ambiente circostante. Ad oggi, installare un impianto fotovoltaico costa mediamente 1.500€/kWh a cui aggiungere l'Iva ed il costo di tutto il materiale e la manodopera. Il costo per un impianto da 3 kWh si aggira sui 5.000€.
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