Incentivi fotovoltaico

Costruire un impianto fotovoltaico

Ogni anno un numero crescente di privati e aziende sceglie di investire nella costruzione di un impianto fotovoltaico. Il risparmio dei costi dell'energia elettrica, l'acquisto di una vera indipendenza rispetto alle regole dettate dai gestori e la riduzione delle emissioni inquinanti e quindi la salvaguardia dell'ambiente sono, del resto, prospettive piuttosto allettanti. Spesso però gli acquirenti sono demotivati nel compiere l'acquisto in quanto l'importo dell'investimento iniziale è piuttosto oneroso, generalmente ammortizzabile in una quantità di tempo relativamente ridotta (tra 7 e 10 anni), ma comunque considerevole. Inoltre è frequente che i clienti siano bloccati dal potenziale risultato estetico, ma questa è una questione semplice da risolvere, ad esempio l'azienda Tesla ha da poco trovato un'ingegnosa soluzione a questo problema. Ad alleviare il peso economico dell'investimento iniziale ci hanno pensato alcuni enti pubblici o privati con l'introduzione di incentivi fotovoltaico: alcuni istituti di credito propongono mutui e prestiti, lo Stato offre detrazioni fiscali o finanziamenti a fondo perduto da parte delle regioni, dei gestori di rete o della Comunità Europea.
Un impianto fotovoltaico

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Incentivi fotovoltaico statali KW/h

Risparmiare con l'energia fotovoltaica Gli incentivi per l'installazione di impianti fotovoltaici sono agevolazioni che lo Stato italiano ha promosso per la prima volta nel settembre 2005, nel primo Conto Energia (DM 28/07/2005). Lo Stato italiano riconosce questo diritto a coloro i quali, siano essi persone giuridiche o fisiche, soggetti pubblici, enti o condomini, installano un impianto fotovoltaico al fine di produrre energia elettrica. Chi produce energia elettrica attraverso un impianto fotovoltaico incassa per un periodo di circa 20 anni una certa somma di denaro che varia a seconda del numero di chilowattora prodotti. Quindi i possessori di un impianto fotovoltaico non dovranno più pagare le bollette della luce al gestore della rete (in certi casi potrà vendere l'energia alla rete stessa) e incasseranno il contributo statale in proporzione all'ammontare della produzione dell'impianto. In Italia nel 2013 l'importo medio è stato 153,69 euro al MWh, al terzo posto nell'Unione Europea.

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Incentivi a fondo perduto

Impianto Esistono alcuni enti europei o regionali che elargiscono, in caso di installazione di un impianto fotovoltaico, dei contributi a fondo perduto piuttosto vantaggiosi e desiderabili. In Italia il 17% della produzione complessiva dell'energia elettrica è erogata da impianti fotovoltaici e la percentuale cresce costantemente; per questo diventa sempre più diffusa la presenza di bandi che permettono l'accesso a incentivi fotovoltaico in grado di finanziare a fondo perduto (o con tassi davvero minimi) i vostri investimenti per l'installazione di un impianto. Inoltre questo tipo di finanziamenti è del tutto compatibile con altre agevolazioni e incentivi, permettendo così di usufruire di benefici ancora maggiori. Per accedere alle suddette agevolazioni, delle quali alcune sono dirette ai privati e altre alle aziende, è sufficiente prendere parte ad uno dei bandi periodicamente pubblicati e scegliere un determinato finanziamento che varierà a seconda di chi lo emette e della natura del bando stesso. L'unica richiesta è che l'impianto sia "grid-connected" (collegato alla rete) in modo da poter calcolare con precisione la produzione di energia.


Incentivi statali a detrazione fiscale

Impianto solare su abitazione privata Il 27 agosto 2002 entrò in vigore l'ultimo Conto Energia con termine previsto per il 6 giugno 2013. Da allora sono ufficialmente terminati gli incentivi fotovoltaico dedicati all'installazione di un impianto e siccome non è previsto in futuro l'entrata in vigore di un altro Conto Energia (sarebbe il sesto) si possono considerare terminate le agevolazioni. Tuttavia un altro incentivo statale che è tutt'ora in vigore è quello che prevede una detrazione fiscale per la ristrutturazione edilizia del 50% sull'Irpef in 10 anni e ha come limite massimo di spesa 97.000 euro. Ulteriori condizioni sono dettate dal fatto che l'impianto non deve superare i 20 KW di produzione di energia elettrica e deve essere posto a servizio dell'abitazione, come intervento finalizzato al risparmio energetico. Questo tipo di detrazioni fiscali non può essere integrato con altri incentivi: la sovvenzione riguarda solo le spese effettivamente sostenute.


Fotovoltaico a Costo Zero

Il fotovoltaico a Costo Zero è un'altra iniziativa annoverabile tra gli incentivi fotovoltaico per l'installazione di un impianto sulle vostre abitazioni. Questo incentivo è promosso da alcune compagnie di gestione dell'energia (Enel è tra queste) e prevede la costruzione di un impianto fotovoltaico sulla vostra abitazione a costo zero, letteralmente. Il gestore, dopo aver controllato l'esposizione, le dimensioni e la fattibilità dell'intervento, procederà con la costruzione di un impianto fotovoltaico "grid-connected" sul vostro tetto. L'energia prodotta dall'impianto sarà a disposizione dell'uso dell'abitazione a patto che sia direttamente utilizzata al momento in cui viene prodotta (non è infatti prevista alcuna soluzione di accumulo dell'energia). Tutto il resto dell'energia non utilizzata sarà immessa gratuitamente nella rete del gestore (anziché essere comprata dal gestore). Il cliente che usufruisce di questo impianto a Costo Zero avrà poi accesso a tariffe agevolate per l'acquisto dell'energia di cui avrà bisogno. Dopo 15 anni, tuttavia l'impianto diventa di proprietà del cliente, il quale dovrà sostenere le eventuali spese di smaltimento.


Consigli per la scleta

Banconote Ora il problema che si presenta è: quale tra i vari possibili incentivi fotovoltaico scegliere ? Poche istruzioni possono essere date a questo proposito visto lo sterminato numero di variabili possibili. In linea generale è sempre bene valutare innanzitutto la cumulatività degli incentivi e delle agevolazioni: se scegliere un'agevolazione esclude o limita la libertà di approfittare di altre è meglio valutarne la convenienza. Secondariamente è bene valutare la scelta in base al tipo di utilizzo dell'impianto: ad esempio se un nucleo familiare trascorre prevalentemente le ore di luce fuori dall'abitazione scegliere l'opzione impianto a Costo Zero può essere più svantaggioso che vantaggioso. Infine è importante calcolare sempre il proprio investimento come guadagno a lungo termine senza farsi spaventare dalle cifre iniziali: se ben fatto un investimento simile può ritornare come guadagno sotto molte forme.




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