Orchidee Phalaenopsis

Irrigare le Orchidee Phalaenopsis

Le Orchidee Phalaenopsis sono delle piante che hanno molto bisogno di acqua. Per questa ragione è necessario procedere con delle bagnature costanti e piuttosto ravvicinate nel tempo. In particolare, si consiglia di irrigare le orchidee due volte alla settimana in estate e una volta a settimana in inverno. Queste condizioni sono comunque piuttosto variabili. Ad esempio, se la pianta viene coltivata in un recipiente piuttosto piccolo, l'acqua delle bagnature tenderà ad asciugarsi più rapidamente e quindi le irrigazioni potranno essere più frequenti. Un buon consiglio è quello di innaffiare le Orchidee Phalaenopsis la mattina in modo tale che le piante avranno a disposizione tutta la giornata per assorbire l'acqua. Inoltre queste piante sono dotate di foglie piuttosto grasse che trattengono i liquidi per qualche giorno. Nonostante questa capacità, tuttavia, non bisogna dimenticare che le Orchidee sono delicate e non fornire loro l'acqua necessaria potrebbe danneggiarle.
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Esposizione delle Orchidee Phalaenopsis

Tipologia di Orchidea Phalaenopsis Le Orchidee Phalaenopsis sono delle piante che hanno bisogno di luce non diretta. Per questa ragione è ampiamente sconsigliato posizionarle direttamente davanti ad una finestra rischiando piuttosto la loro non fioritura. Il modo migliore per esporre la pianta consiste nel trovare una finestra a Est o a Sud della casa coperta con delle tende non troppo pesanti che siano in grado di filtrare i raggi del sole. In questo modo le Orchidee Phalaenopsis fioriranno in maniera sana e rigogliosa. Queste piante hanno inoltre un bisogno variabile di luce: prima della fioritura l'intensità della luminosità necessaria si aggira attorno ai 10.000 lux ed aumenta fino a 15.000 lux durante il processo di fioritura. Anche la mancanza di illuminazione potrebbe causare una non fioritura della pianta ed è bene, dunque, controllare anche questo parametro.

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La temperatura per le Orchidee Phalaenopsis

Orchidea Phalaenopsis Le Orchidee Phalaenopsis sono delle piante che hanno un particolare bisogno di un clima caldo. Provenendo da zone tropicali queste piante amano delle temperature che si aggirano attorno ai 17°C. E' fondamentale non scendere al di sotto di questo valore e non andare oltre i 23°C-24°C. In casi particolari, quando l'ombreggiatura è buona e la ventilazione controllata, si può arrivare anche ad un massimo di 34°C. Se la crescita delle orchidee procede nel modo giusto, è sconsigliato spostare le piante all'esterno durante i mesi più caldi, ma è necessario piuttosto lasciarle nella loro posizione iniziale. Per quanto concerne la ventilazione, è bene controllare che non ci siano delle forti correnti d'aria in prossimità della pianta che potrebbero danneggiarla e limitare la fioritura e la crescita.


Concimare le Orchidee Phalaenopsis

Fiori delle Orchidee Phalaenopsis Per quanto riguarda la concimazione delle Orchidee Phalaenopsis si procede in due momenti distinti dell'anno: in primavera e in autunno. In primavera, al fine di favorire la ripresa vegetativa della pianta, si fornisce al terreno inerte un fertilizzante che contenga gli elementi nutritivi principali ovvero: azoto, fosforo e potassio. I rapporti di questi elementi dovranno essere 30 parti di azoto, 10 di fosforo e 10 di potassio. Le concimazioni vanno effettuate con una frequenza di circa 15 giorni e il fertilizzante può essere diluito con l'acqua di irrigazione in dosi leggermente inferiori rispetto a quanto riportato sulla confezione. In autunno il concime da utilizzare conterrà sempre gli stessi elementi, ma con concentrazioni diverse. Andranno infatti aumentate le dosi di fosforo e potassio per favorire la preparazione della fioritura.


Potatura delle Orchidee Phalaenopsis

Le Orchidee Phalaenopsis sono delle piante delicate, specialmente quando si tratta della potatura. Quando vengono notati dei fiori secchi non è necessario rimuovere tutto lo stelo, ma piuttosto aspettare che si sia seccato del tutto prima di reciderlo. Da quello stelo possono ancora svilupparsi dei rami laterali che arricchiranno la chioma dell'orchidea. Un'altra scuola di pensiero presuppone, invece, che lo stelo debba essere reciso anche se solamente i fiori sono la parte secca della pianta. Nessuna delle due idee è sbagliata, bisogna osservare attentamente le condizioni della propria pianta per scegliere come procedere. Se l'orchidea mostra dei segni di malattia non curabili mediante l'uso di insetticidi o fungicidi si consiglia di recidere la parte malata per evitare che l'infezione si propaghi altrove.


Malattie e cure

Foglia malata Le malattie che le Orchidee Phalaenopsis contraggono più facilmente dipendono da cattivi metodi di coltivazione. Ad esempio spesso capita che la pianta non sia correttamente esposta e che quindi vada incontro ad una non fioritura o una fioritura scarsa. Se il fogliame risulta giallastro si può pensare anche in questo caso ad un'esposizione non corretta. Inoltre se si procede con delle bagnature eccessive, l'orchidea potrebbe sviluppare il marciume radicale che può portare anche alla morte della pianta. Per quanto concerne i parassiti che possono attaccare le orchidee troviamo gli afidi. Questi insetti si manifestano come delle macchie bianche sul fogliame e possono essere rimossi con dei batuffoli di cotone imbevuti di alcool. In estate ci sono i ragnetti rossi che possono essere contrastati con degli antiparassitari appositi.



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