Orchidea cura

L'irrigazione per l'orchidea cura

Buona parte dell'orchidea cura ottimale parte da una irrigazione corretta. Questa pianta è, infatti, molto delicata ed occorre procedere con le bagnature in maniera costante ma parsimoniosa. Si procede con l'irrigazione ogni volta che il substrato ci sembra asciutto, ma è fondamentale non eccedere. Se si dovesse abbondare con l'acqua, si rischia di causare i ristagni idrici che portano l'orchidea al marciume radicale, una delle principali cause di morte della pianta. Dunque, essendo necessario procedere controllando il substrato, la frequenza delle bagnature è piuttosto variabile a seconda delle stagione ed aumenterà soprattutto nei mesi caldi. Per l'orchidea cura è di fondamentale importanza anche la nebulizzazione di acqua attorno alla chioma. L'orchidea è infatti abituata a crescere in climi in cui l'umidità ambientale è elevata e nebulizzare dell'acqua aiuta a mantenere elevato questo parametro.
Esemplare di orchidea

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Esposizione dell'orchidea

Tipologia di orchidea Per una buona orchidea cura è fondamentale prestare attenzione anche all'esposizione della pianta che richiede collocazioni specifiche. Ad esempio, l'orchidea ha bisogno di luce ma assolutamente non della luce diretta del sole. Per questa ragione, qualora la pianta venisse coltivata in casa, la posizione migliore risulta accanto ad una finestra esposta a Sud o a Est che sia anche schermata da una tenda in grado di filtrare i raggi del sole. In generale, per l'orchidea cura c'è bisogno di una quantità di luce non maggiore di 10.000 lux prima della fioritura e non oltre i 15.000 lux durante questo periodo di fioritura. Per quanto riguarda la collocazione della pianta, comunque, è fondamentale anche scegliere dei punti in cui non vi siano delle correnti di aria eccessivamente forti, sia calde che fredde. Quindi, si sconsiglia fortemente un collocamento in prossimità di termosifoni oppure di porte d'entrata.

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Concimazione dell'orchidea

Fiore dell'orchidea La buona orchidea cura si ritrova anche in una concimazione precisa e costante che riesca a fornire alla pianta le giuste sostanze nutritive che mancano. L'orchidea, infatti, essendo coltivata in un terreno inerte non riesce a trarre da quest'ultimo le sostante necessarie per una crescita sana che devono essere, quindi, aggiunte mediante un concime. Il fertilizzante per l'orchidea cura si usa durante il periodo di fioritura contiene azoto, fosforo e potassio in rapporto 30:10:10. Questo concime viene applicato una volta ogni 15 giorno e somministrato mediante diluizione con l'acqua di irrigazione. Durante la stagione autunnale, per stimolare l'orchidea alla prossima fioritura, il concime da utilizzare conterrà sempre gli stessi elementi chimici ma in rapporto di 10:30:20. Durante il resto dell'anno le concentrazioni di azoto, fosforo e potassio sono di 20:20:20.


Orchidea cura: Malattie e rimedi

Orchidea Nonostante una buona orchidea cura, è possibile che la pianta sviluppi delle malattie causate da una gestione non completamente appropriata. Purtroppo, infatti, l'orchidea è una pianta molto sensibile e basta poco per farla ammalare. Ad esempio, a causa di una cattiva esposizione con carenza o eccesso di luce, l'orchidea potrebbe non fiorire assolutamente in primavera. Se si eccede con la somministrazione dell'acqua, potrebbero iniziare a cadere le foglie. Quando l'acqua è eccessiva, invece, si nota una caduta dei fiori. Inoltre questa pianta può essere attaccata anche da qualche parassita. La cocciniglia è uno degli insetti più frequenti e si manifesta con delle macchie brune sulle foglie che potranno essere rimosse con dei batuffoli di cotone imbevuti di alcol. Se le foglie ingialliscono e anche i germogli inziano a cambiare forma, la pianta è infestata dagli afidi che andranno trattati con degli antiparassitari appositi.


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