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Il ciclamino vive tutto l'anno e fiorisce in primavera, per molto tempo, fino all'estate. Questo è il periodo più delicato per la pianta, che deposita i semi a terra, ma necessità di maggiore ombra, temperature più basse e annaffiature più frequenti. Il modo più semplice di coltivare il ciclamino è quello di impiantare una sezione di bulbo prelevandola da una pianta adulta. In estate occorre far asciugare il bulbo, prima di deporlo a terra a fine agosto, mentre la pianta adulta non va bagnata troppo perché potrebbero svilupparsi facilmente delle muffe. Il bulbo prelevato va inserito nel terreno concimato e poi bisognerà annaffiare costantemente la terra, anche prima che nascano le prime foglie, posizionando la pianta nel punto più fresco e ombreggiato del giardino. Anche in vaso, sebbene la coltivazione risulti più difficile, la pianta deve essere posizionata in un angolo della casa particolarmente fresco.
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Per assicurare una buona crescita e una rigogliosa fioritura alla pianta del ciclamino, è importante prendersi cura del terreno concimandolo spesso, durante tutto il ciclo vitale della pianta. Generalmente il concime liquido per piante con il bulbo, opportunamente miscelato all'acqua di innaffiatura, va distribuito sul terreno circa due volte al mese, lasciando passare tra una concimazione e l'altra non più di 3 settimane. L'elemento indispensabile per una sana crescita della pianta è l'azoto. Particolare cura merita il periodo della fioritura, che per il ciclamino inizia nei mesi invernali e termina in primavera: questo è il momento per un intervento mirato a base di concimi ricchi di potassio che consentono il pieno sviluppo dei fiori. Nella preparazione del terreno, utilizzare terriccio con aggiunta di sabbia per creare la più favorevole base al bulbo del ciclamino, anche in vaso. I vasi più adatti sono quelli in terracotta, che mantengono meglio le qualità del terreno e facilitano l'assorbimento dell'acqua.
La cura della pianta darà ottimi risultati, se si pone particolare attenzione alle fasi della coltivazione. Il ciclamino non risente di particolari malattie né è facilmente oggetto di attacchi fungini o parassitari, ma alcuni funghi possono farne marcire il bulbo, provocare la muffa e infine far morire la pianta. Per evitare questo rischio, bisogna annaffiare correttamente il ciclamino, perché il pericolo viene proprio dal ristagno dell'acqua. Se il problema non si risolve con l'irrigazione, è comunque possibile utilizzare appositi fungicidi. I parassiti che attaccano il ciclamino sono in genere acari e cocciniglia, contro i quali funzionano gli antiparassitari. Un altro accorgimento necessario per preservare la salute della pianta è quello staccare le foglie secche che potrebbero marcire facilmente danneggiando tutta la pianta o facilitando il proliferare dei parassiti.
Il ciclamino è una pianta mediterranea che si trova in Italia, nei Paesi dell'Europa del Sud, in Nord Africa e nell'Asia Minore. Pianta perenne, può avere specie dai colori diversi come bianco, viola, rosso, rosa. Anche il profumo varia da specie a specie, anche se alcune ne sono prive. L'uomo ha scelto con cura le piante da coltivare, traendone apprezzatissime piante che vivacizzano gli ambienti domestici e il giardino, ma le specie selvatiche sono più numerose e ricche di colori intensi e di sfumature diverse. Queste specie, che in Italia crescono soprattutto nei boschi del Sud, sono protette e velenose per l'uomo. La ciclicità cui le origini del nome alludono è quella del fiore, il cui peduncolo si china verso il basso dopo la fioritura, per depositare nuove semi a terra riattivando il ciclo generativo.
Forse per la sua capacità rigenerativa, per la sua forza o per la sua delicata bellezza, il ciclamino è da sempre stato associato alla magia buona: un vero e proprio portafortuna in amore o una protezione contro i malefici, il ciclamino ha sempre avuto una valenza positiva prima di divenire ai giorni nostri un bellissimo fiore per vivacizzare i colori della casa anche in inverno. A metà strada tra credenza mistica e rimedio omeopatico, nonostante le proprietà tossiche del bulbo, nel '600 si utilizzava il ciclamino come cura contro le epidemie. Oggi, se per curiosità si desidera conoscere la simbologia delle piante, bisogna sapere che il ciclamino rappresenta un invito (per chi lo riceve) ad avere più coraggio o a correggere le proprie azioni. Questo fiore, forte e delicato allo stesso tempo, è quindi ancora ricco di bellezza e di magia, e rimane uno dei preferiti dagli italiani per decorare interni ed esterni delle proprie abitazioni.
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