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La Peronospora è una malattia che porta danni e conseguenze gravissime per le piante colpite, specialmente nel caso della vite. Sono moltissime le regioni che, sia in Italia che all'estero, hanno attivato appositi organismi che servono a monitorare con molta attenzione l'eventuale sviluppo dell'infezione. Per quanto concerne i sintomi della Peronospora sulla vite, sulla parte superiore delle foglie iniziano a comparire delle macchie rotonde. Più la malattia si insinua nella pianta, più queste macchie assumono un aspetto che le fa somigliare tantissimo a quelle dell'olio. Nello stadio conclamato della malattia appare la muffa nella zona inferiore delle foglie e le zone già colpite diventano necrotiche. Una pianta di vite colpita dalla Peronospora non porta correttamente a termine lo sviluppo dei grappoli. Infatti, se questi sono piccoli vanno incontro a necrotizzazione. Se grandi ammuffiscono.
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Patate e pomodori, tra le piante più coltivate in Italia, risultano essere una preda prediletta dalla Peronospora. In questo caso, le foglie appaiono inizialmente caratterizzate da macchie scolorite che, in tempi successivi, tendono a diventare di colore bruno e ad essere caratterizzate da contorni irregolari. La parte inferiore delle foglie, invece, viene colpita dalla caratteristica muffa di colore bianco. Sia sulle piante di patate che su quelle di pomodori, la Peronospora può andare ad interessare anche le parti ipogee, ovvero quelle che vivono sottoterra. Anche l'impianto radicale, quindi, non è mai completamente al sicuro dalle infezioni. La conseguenza più evidente, in questo caso, consiste nella comparsa di marciumi. Il medesimo destino di pomodori e patate (e quindi anche gli stessi sintomi) caratterizzano le piante di melanzane colpite da questo agente patogeno.
Le piante appartenenti alle famiglie delle Agliaceae e delle Cucurbitaceae risultano essere anch'esse possibili vittime degli attacchi da parte della Peronospora che vi si manifesta con diverse sintomatologie. Nelle Agliaceae, la foglia inizia ad apparire particolarmente depressa e sulla sua superficie compaiono delle chiazze particolari di un colorito compreso tra il giallo e il verde. Successivamente si assiste alla comparsa della muffa che, per queste piante, è tendenzialmente violacea. Le foglie disseccano e la produttività si perde. Nelle Curcubitaceae, la foglia appare superiormente decolorata in maniera irregolare. Inferiormente compare la muffa di colore grigio violaceo. A questo punto, sia la foglia che il fusto disseccano molto velocemente. Per quanto concerne le rose, tra i fiori più colpiti in assoluto dalla Peronospora, compaiono macchie rossastre, sempre più evidenti, sulle foglie con conseguente necrotizzazione e comparsa di muffa.
Indipendentemente dalla tipologia di coltivazione dinnanzi cui ci si trova, sapere come prevenire efficacemente la Peronospora è di fondamentale importanza. Si può cercare di arrestare la sua propagazione anche se le conseguenze sulle foglie colpite sono realmente irrimediabili. La prima forma di prevenzione sta nell'evitare quanto più possibile i ristagni idrici sia in corrispondenza del fusto delle piante sia per quanto concerne i terreni circostanti. Terreni ben drenati, quindi, rappresentano una perfetta soluzione per arginare quanto più possibile il verificarsi del problema. Quando si sottopongono le piante ad operazioni di potatura, poi, i relativi residui vanno prontamente eliminati. Un attento esame visivo delle piante è importantissimo. Solo in questa maniera, infatti, ci si può accorgere sin da subito della prima comparsa dei sintomi. Con prodotti a base di rame si possono ricoprire le parti sane per evitare i contagi.
Una volta comparsi i primi sintomi e le prime inevitabili conseguenze, bisogna assolutamente procedere alla lotta mirata verso la malattia. Fino agli anni Quaranta, per la lotta alla Peronospora si utilizzava la cosiddetta poltiglia bordolese. Oggi si utilizzano appositi prodotti fungicidi da contatto, di tipo penetrante o sistemico. Quelli che garantiscono migliori risultati sono sicuramente i trattamenti penetranti e quelli sistemici perché resistono meglio in caso di pioggia. I prodotti da contatto, invece, rischiano di essere dilavati. Hanno, poi, il vantaggio di una maggiore efficacia nei confronti delle spore anche se queste sono penetrate in profondità. Nel trattamento della Peronospora è importante ricordare che i principi attivi dei prodotti scelti vanno variati spessissimo per evitare che si verifichino delle resistenze e che la lotta sia ancora più dura.
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