Bisogna fare una netta distinzione fra i muri di cinta e le normali recinzioni. Spesso queste ultime sono costituite da paletti e rete metallica posti in opera sulla sommità di un muretto; esse, rispetto ad un vero e proprio muro di cinta, hanno una valenza più simbolica che protettiva, come ad indicare che quello è il confine ed il proprietario di quell'immobile non permette un accesso non desiderato o, comunque, non autorizzato. I muri di cinta hanno un'altezza minima di almeno un metro e mezzo, vengono edificati in muratura o in cemento armato oppure mediante elementi prefabbricati in c.a.v., sigla che indica il cemento armato vibrato. La tipologia in muratura comprende quelli in mattoni pieni di laterizio o pressati di calcestruzzo, oppure quelli in blocchi di tufo o in blocchi forati di calcestruzzo. Per qualunque tipologia è richiesta una fondazione che, oltre a garantire un appoggio stabile sul terreno, conferirà alla muratura una sufficiente resistenza al ribaltamento.
In taluni casi, i muri di cinta possono svolgere anche una funzione di sostegno di un terrapieno, come nel caso di terreni in zona collinare o montana, oppure quando nel lotto recintato vi sono zone a quota più bassa rispetto al piano di campagna circostante che si estendono fino al confine. In questo caso, il progetto esecutivo del muro dovrà essere redatto da un professionista abilitato il quale, in sede di calcolo strutturale, dovrà tener conto del carico ammissibile del terreno di fondazione e della densità e peso specifico del terreno sostenuto. Il calcolo includerà anche una serie di verifiche analitiche sulla capacità del muro di resistere al ribaltamento e alla traslazione a cui verrà sottoposto una volta che si troverà a contatto con il terrapieno, specialmente in occasione di abbondanti piogge che renderanno la massa di terra sostenuta più fangosa, con la conseguenza dell'esercizio di una maggiore spinta sul muro. La resistenza a tali sollecitazioni sarà migliore quanto più basso sarà il suo baricentro e maggiore il suo peso. In certi casi, si rende necessaria l'adozione di pali di fondazione.
Molto spesso la funzione dei muri di cinta è indispensabile anche in contesti architettonici o urbanistici che rischiano di essere disturbati, se non compromessi, dalla loro ingombrante presenza. Qualche volta possono essere integrati utilmente e piacevolmente nell'ambiente circostante fino a rappresentare un gradevole elemento nel complesso dell'opera. Per fare in modo che questo abbia luogo, il progettista deve attingere alla sua personale creatività e alla collaborazione di varie professionalità artigiane. Dall'unione di varie competenze, ecco nascere forme estrose, rivestimenti con materiali rustici o pregiati, ripresi anche in altri punti della proprietà, come ad esempio in alcune pareti della casa, coperture dei muri di cinta con tegole o lastre lapidee, inserimento di aperture rivestite in pietra naturale e completate con inferriate in ferro battuto, luci che creano effetti pittoreschi, e mille altre idee che fanno di un'opera necessaria un vero complemento capace di conferire valore alla proprietà.
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