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Come accennato in precedenza, il cappotto isolante è un sistema. La distinzione fondamentale da fare per distinguere i vari tipi di cappotto è il tipo di isolante utilizzato. La maggior parte dei cappotti viene realizzata utilizzando il polistirene espanso sinterizzato (EPS), ma si possono trovare cappotti realizzati in lana di roccia, lana di vetro o poliuretano. Ogni tipo isolante è poi disponibile, in commercio, in una quantità di differenti versioni e spessori. L'EPS, ad esempio, può variare per densità, può avere l'aggiunta di additivi che ne aumentano le prestazioni (grafite), può avere strati di differente densità che ne migliorano le prestazioni termiche. Analoghi discorsi si possono fare per gli altri tipi di isolante. Per realizzare un cappotto servono anche collanti, tasselli per il fissaggio meccanico, reti di armatura, rasanti e finiture pigmentate per ultimare il lavoro.
In linea di massima, qualunque isolante si utilizzi, il procedimento di posa del cappotto isolante è sempre uguale. Si parte dalla posa dell'isolante stesso mediante l'incollaggio dei pannelli alla parete esterna dell'edificio. Normalmente, a questo scopo, viene utilizzato un collante a base cemento con l'aggiunta di resine che è lo stesso che si utilizzerà per la rasatura, per questo motivo si parla di collante/rasante. Si prosegue fissando i pannelli con speciali tasselli "a fungo" in plastica o in ferro che fissano meccanicamente il pannello al supporto, ottimizzando il ruolo del collante. Il terzo, e più importante passaggio, è quello della rasatura, che viene effettuata con il rasante nominato in precedenza e rinforzato con una rete in fibra di vetro per cappotti. Il lavoro termina con la finitura, che consiste in uno strato protettivo, acrilico oppure silossanico, che ha lo scopo di proteggere il rasante sottostante dalle ingiurie del clima e del tempo. Molte volte la finitura viene posata già pigmentata del colore finale, ottimizzando così la velocità di posa.
In maniera analoga si può procedere alla posa di un cappotto anche all'interno dell'edificio. Questo si fa in tutti i casi dove non sia possibile agire sull'esterno oppure, per problemi di costi, oppure ancora dove non sia possibile il montaggio di ponteggi esterni. Il cappotto interno non dà le stesse garanzie di quello esterno, in quanto non si riesce ad isolare uniformemente la superficie. In corrispondenza delle solette, ad esempio, si vengono spesso a creare ponti termici che danno problemi all'isolamento. Date queste dovute distinzioni è comunque possibile realizzare un cappotto interno. La maniera di procedere è la medesima, ma per quanto riguarda la rasatura e la finitura, dato che siamo in un ambiente interno e protetto, è possibile utilizzare prodotti a base gesso anziché cemento, che sono meno costosi e più si adattano alle caratteristiche di finitura degli interni.
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