In commercio esistono tre tipi di avvitatori. Il primo tipo comprende gli avvitatori elettrici, ovvero tutti quelli provvisti di filo e spina per consentire il collegamento alla presa di corrente. Solitamente sono sprovvisti di mandrino, dato che l’inserto viene inserito direttamente sulla punta. Nel secondo tipo troviamo gli avvitatori denominati elettrici a batteria. Sono gli avvitatori più utili per il bricolage, in quanto sono abbastanza leggeri e facili da maneggiare. Sono dotati di batterie ricaricabili e si diversificano proprio in base alla batteria montata. Infine il terzo tipo comprende gli avvitatori ad aria compressa, quindi alimentati da un compressore. Sono impiegati in lavorazioni edilizie e sono molto pesanti ed ingombranti. Quest’ultimo gruppo è conosciuto anche con il nome di avvitatori ad impulsi, dato che non girano semplicemente, ma battono dei colpi molto potenti. Infine va ricordato che gli avvitatori ad aria non posseggono mai il mandrino, bensì un attacco per le chiavi a bussola.
Come precedentemente accennato, gli avvitatori elettrici a batteria si diversificano proprio a seconda della batteria che usano. Le batterie esistenti sono di tre tipi e comportano prestazioni diverse. Partendo dal basso troviamo le batterie al nichel-cadmio (Ni-Cd). Non garantiscono un’alta qualità e solitamente si trovano su avvitatori scarsamente tecnologici. Salendo di un gradino si trovano le batterie al nichel-metallo idruro (NiMh). Gli avvitatori che le montano sono da considerarsi dei buoni ed efficienti prodotti, anche se non esattamente all’avanguardia. In generale rappresentano un buon compromesso tra costo e prestazioni. Infine, al livello più alto, si trovano le batterie al litio. Garantiscono la qualità e la tecnologia più avanzata, vantando prestazioni e durata di livelli eccezionali. Ogni tipo di batteria, a seconda del modello, ha un voltaggio prestabilito. Solitamente i voltaggi sono tre: 7,2, 12 e 24 volt. Ovviamente un avvitatore da 24 volt sarà molto più potente di uno da 7,2, ma anche molto più costoso.
Generalmente, quando si acquista un avvitatore vengono date in dotazione due batterie. Si tratta di un aspetto che tornerà molto utile durante i lavori di fai da te, perché anche se una batteria fosse scarica, si avrebbe comunque l’altra su cui contare per terminare i lavori. Tuttavia, è bene prendere qualche accorgimento in modo che tali batterie durino a lungo nel tempo. Dopo l’acquisto è facile che le batterie abbiano un po’ di carica all’interno, a testimonianza del fatto che sono state testate in fabbrica. Sarà quindi necessario montarle una alla volta nell’avvitatore e scaricarle completamente. Solo allora si procederà con la ricarica, inserendo le batterie nella stazione apposita fornita con l’avvitatore. Nella stazione di ricarica si potrà notare una spia luminosa: quando la spia si spegnerà o diventerà di colore verde, la batteria potrà essere estratta ed utilizzata. Prima di procedere con un’ulteriore ricarica, si dovrà aspettare che la batteria sia completamente scarica. I tempi di ricarica variano molto a seconda dei modelli di avvitatore. Le batterie al litio, ad esempio, sono le più veloci in questa operazione: in un’ora la carica sarà completa.
Quando si ha la necessità di acquistare un avvitatore, il design è senza dubbio un elemento da non tenere in considerazione. Esistono avvitatori molto belli, ma ingombranti o poco pratici. Le caratteristiche invece fondamentali sono le prestazioni. Innanzitutto bisogna sempre assicurarsi che vi sia la capacità di invertire il senso di rotazione del mandrino. Nel caso tale funzione non sia presente, sarà senza dubbio meglio optare per un altro modello. In secondo luogo vi è la capacità di foratura. Se si pensa di dover praticare fori solo su metallo e legno, un semplice avvitatore elettrico a batteria può bastare. Diverso è il caso in cui si debba forare il calcestruzzo: in questo caso si dovrà acquistare solamente un avvitatore ad aria compressa. La scelta d’acquisto dovrà perciò essere fatta in base alle future esigenze. Volendo essere minuziosi, infine, si potrà prendere in esame il rapporto tra giri e minuti, ma ai fini del bricolage domestico è una caratteristica poco rilevante.
Sul mercato sono presenti centinaia di avvitatori diversi tra loro. Da uno molto semplice venduto solamente assieme alle punte per poco più di 10 euro, a quello con la tecnologia più avanzata che supera i 1.000 euro, la scelta è davvero ardua. Nonostante però il web offra una vetrina completa e di tutto rispetto, il consiglio è quello di effettuare l’acquisto (o almeno scegliere il modello desiderato) in un negozio di bricolage. Trattandosi infatti di uno strumento che andrà maneggiato di frequente, il fatto che sia comodo e leggero permetterà di lavorare con più agilità e senza stancarsi troppo. Purtroppo tali caratteristiche sono riscontrabili solo tenendo tra le proprie mani l’avvitatore, cosa che sul web non è possibile fare. Se proprio però si vuole approfittare di un prezzo più basso offerto da qualche sito internet, basterà individuare in negozio il modello di avvitatore adatto alle proprie necessità e successivamente ricercarlo on line.
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