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Le betoniere attualmente in commercio hanno il marchio CE, e per l'impiego in sicurezza ci sono poche e semplici regole da seguire. Innanzitutto se la betoniera è dotata di motore elettrico, l'allacciamento alla rete elettrica deve essere protetto dal contatto con l'acqua. L'inserimento dei materiali avviene con il bicchiere in movimento, quindi immettere i materiali avendo l'accortezza che il sacco di cemento o equivalente non entri in contatto con le pale interne al bicchiere. Infine non riempire mai il bicchiere della betoniera oltre i due terzi della capienza. Per fare un esempio semplice, una betoniera da 100 litri dovrebbe contenere al massimo 65 litri tra acqua, cemento e inerti. Se la betoniera è troppo piena i materiali non si miscelano correttamente, e inoltre si rischiano fuoriuscite di materiale durante la miscelazione.
L'area di lavoro della betoniera dovrà essere disposta in modo da non avere intralci nelle fasi di carico e scarico, rendendo le operazioni finali di pulizia più semplici ed efficaci. Innanzitutto è bene stendere nell'area in cui si posizionerà la betoniera un telo di plastica di medio/grosso spessore, così che possa reggere al passaggio di una carriola, impedendo di sporcare l'area, rendendo semplice la successiva pulizia. L'acqua dovrà essere posta in un contenitore capiente e versata nella betoniera con un secchio da muratore. Questo anche per rendere costante il quantitativo d'acqua impiegato per gli impasti successivi (per esempio quattro secchi di acqua per ogni impasto). Da evitare le aggiunte d'acqua fatte direttamente con la canna dell'acqua, perché è difficile quantificare l'acqua immessa. Dalla parte opposta è meglio mettere il materiale da miscelare nella quantità necessaria per finire il lavoro, lontano quindi dall'acqua per evitare che si bagni accidentalmente. La parte destinata allo scarico dovrà essere sempre sgombra e facilmente accessibile per agevolare lo scarico della malta.
Alla fine del lavoro la betoniera deve essere svuotata dal materiale in eccesso e l'interno va pulito con acqua, o possibilmente con una idropulitrice. Si riempie il bicchiere per metà con l'acqua e si fa girare la betoniera per qualche minuto, con il bicchiere più inclinato rispetto alla preparazione degli impasti. Dopo aver svuotato il bicchiere dall'acqua e fermata la betoniera si ispeziona l'interno, e gli eventuali accumuli di materiale rimasti intorno alle pale si possono togliere con l'ausilio di una cazzuola o una spatola. Una volta rimossi gli accumuli di materiale, si riempe nuovamente il bicchiere con meno acqua rispetto al primo lavaggio e lo si fa girare per qualche minuto. Quindi, svuotata la betoniera, si rovescia il bicchiere vuoto verso terra per far sgocciolare ed asciugare il bicchiere. L'esterno della betoniera viene lavato con un una canna dell'acqua, spazzolando con una scopa per togliere lo sporco più difficile. Una betoniera ben pulita lavorerà meglio e con meno sforzi rispetto ad una betoniera trascurata.
Oggi le betoniere si trovano in commercio sia dai rivenditori edili che nei grossi centri commerciali dedicati al fai da te. Anche online ci sono diversi siti che offrono betoniere in vendita. I prezzi sono diversi, e partono dai 100 € circa per le piccole betoniere monofase fino ad una cifra di poco superiore ai 1.000€ per le betoniere professionali. Importante conservare la documentazione del produttore con il nome e il numero di matricola, che può servire nel caso si dovesse ricorrere ad un centro assistenza autorizzato, o se richiesta come documentazione allegata da presentare nel Piano Operativo per la Sicurezza, se la si acquista per uso professionale. La cosa più importante è che il prezzo non deve guidare la scelta, ma l'attrezzatura deve essere scelta sulla base delle effettive esigenze. Acquistare una betoniera sottodimensionata per l'utilizzo cui sarà destinata comporta un maggior logorio dell'attrezzatura e un maggior rischio di guasti.
Molti operatori professionali usano la betoniera per impastare le malte epossidiche destinate al rivestimento dei pavimenti industriali o alla riparazione dei giunti dei pavimenti. In questo caso i componenti della resina devono essere sempre miscelati a parte nelle proporzioni indicate dal produttore, quindi una volta miscelate si possono introdurre nel bicchiere della betoniera. La malta epossidica la si ottiene aggiungendo un inerte, generalmente quarzo, alla resina presente in betoniera, con una proporzione che varia dai 10 chili di inerte per ogni chilo di resina, fino ai 15 chili di inerte per ogni chilo di resina. La pulizia della betoniera in questi casi va eseguita a betoniera ferma, pulendo le pale e le pareti con un solvente indicato dal produttore della resina. Si stende il solvente sulle parti da pulire con un pennello, spazzolando pareti e pale con una spazzola a setole grosse. Nel caso vi fossero dei punti in cui la malta è particolarmente difficile da rimuovere, si rimuovono con l'ausilio di una spatola. Il materiale di risulta della pulizia, solvente compreso, deve essere posto in un contenitore e non deve essere disperso nell'ambiente.
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