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Il funzionamento di un comune condizionatore d’aria si basa sul principio del ciclo termodinamico, quella successione di trasformazioni termodinamiche che una volta terminate, il sistema ritorna allo stato iniziale. Tale processo viene svolto da un fluido termovettore, in questo caso, un gas fluorato. In particolare vengono utilizzati degli HFC (idroflurocarburi) appartenenti alla classe freon, cioè quella classe raggruppante tutti i gas derivati dal metano e dall’etano. Il gas ecologico utilizzato dalle varie case costruttrici, al momento è l’R-410 A, una miscela bicomponente caratterizzata dalla presenza in fase eterogenea di difluorometano e pentafluoroetano. Essendo HFC, tali gas non contribuiscono all’incremento dell’effetto del buco dell’ozono, in quanto non sono clorofluorocarburi. Ciò significa che le molecole non presentano ioni cloruro, ovvero quelle particelle che liberate nell’atmosfera ne deteriorano le caratteristiche.Una buona manutenzione condizionatori prevede il controllo abituale delle condizioni dei vari componenti, nonché dell’accurata igienizzazione dei due motori.
Eseguire la manutenzione condizionatori vuol dire controllare il corretto funzionamento del proprio climatizzatore, al fine di preservare l’efficienza dei vari componenti. Inoltre per questioni di igiene, è indispensabile trattare i climatizzatori con appositi prodotti certificati igienizzanti. Per quanto riguarda la manutenzione della componentistica, la prassi annuale è quella di verificare il corretto lavoro svolto dal fluido termovettore. In particolare occorre verificare la giusta pressione di esercizio del gas presente nell’impianto. Tale gas lavora in un sistema chiuso. Dall’installazione fino al suo rimpiazzo, un condizionatore deve presentare la stessa quantità di gas refrigerante. Li dove dovesse mancare una parte di fluido, occorre ricercare la perdita nel circuito frigo. Solo dopo averla riparata, va eseguita un'ottima messa in vuoto d’impianto e la ricarica a peso di refrigerante. Per quanto riguarda il guasto di un qualche componente, se non si è esperti del settore, occorre contattare chi ne ha la competenza. Esistono vari centri assistenza autorizzati delle varie case costruttrici, pronti ad intervenire per far si che il condizionatore torni a funzionare.
Per quanto riguarda la manutenzione condizionatori è di fondamentale importanza eseguire ogni 6 mesi un trattamento di igienizzazione. Il climatizzatore nei suoi vari programmi di esercizio, si trova a stretto contatto con polvere, batteri e funghi. All’interno del motore interno vi è una vaschetta che direziona verso l’esterno la condensa prodotta dall’organo di laminazione in fase di raffreddamento. Questa ospita l’acqua formatasi dalla condensazione di umidità presente nell’aria. Dato che l’acqua è l’ambiente più favorevole alla formazione di batteri e funghi, la vaschetta quindi va pulita e igienizzata regolarmente. Inoltre la stessa batteria di espansione va pulita con adeguati strumenti e prodotti. I climatizzatori sono dotati di filtri anti acaro. Sono facilmente estraibili dagli inserti appositi ed è buona norma pulirli sotto l’acqua corrente almeno una volta a settimana. Infine, dopo aver pulito con accuratezza il motore sia interno che esterno, questi vanno igienizzati con appositi prodotti che evitano la formazione di batteri responsabili della legionella, una malattia che se non curata in tempo è mortale.
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