Coltivare orchidee

L'irrigazione ideale per le Orchidee

Nel coltivare Orchidee è importantissimo conoscere a fondo le esigenze di queste piante per ottenere dei buoni risultati. Le annaffiature e la loro frequenza variano soprattutto in relazione alla tipologia di Orchidea di fronte a cui ci si trova. E' indispensabile, quindi, un approccio di tipo differente. Gran parte delle specie di Orchidee esistenti risultano essere di tipo epifita. Ciò significa che appartengono a quella classe che ha radici pendenti e cresce normalmente sugli alberi (ad esempio la varietà "Cymbidium"). Le Orchidee terricole, invece, sono quelle che crescono radicate al suolo (ad esempio le "Cypripedium"). Le annaffiature vanno somministrate una volta a settimana per le epifite, due volte per le terricole. Le dosi non devono risultare troppo eccessive dato che le Orchidee temono parecchio il marciume radicale che ne deriverebbe.
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Come coltivare Orchidee in modo corretto

Particolare Orchidea viola A seconda che ci si accinga a coltivare Orchidee di tipo epifite o terricole sarà necessario scegliere differenti tipologie di substrato. Per le epifite deve essere drenante per garantire alla radice di crescere comodamente senza che il terreno la soffochi. Risultano perfette le fibre di cocco sminuzzate così come, generalmente, le cortecce di conifere sterilizzate. Le Orchidee terricole prediligono un terriccio per piante d'appartamento da mescolare con un terriccio appositamente studiato per le Orchidee. La moltiplicazione avviene esclusivamente nella stagione primaverile per divisione, in occasione del rinvasamento dell'Orchidea. Gli steli, in quest'occasione, vanno tagliati e divisi, immergendone la base negli ormoni radicanti. La piantagione avviene successivamente sottovetro finché non si formano le prime radici.

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La concimazione perfetta nella coltivazione delle Orchidee

Particolare di un fiore di Orchidea La concimazione è un aspetto importantissimo quando si parla di piante, specialmente nel caso in cui si tratti di fiori delicatissimi come lo sono le Orchidee. Le stagioni in cui bisogna provvedere alla concimazione dell'Orchidea sono esclusivamente la primavera e l'estate. L'ideale sarebbe utilizzare un fertilizzante spray da nebulizzare direttamente sulle radici della pianta con una frequenza di circa 2-3 volte al mese. In alternativa, è possibile acquistare appositi concimi per Orchidee anche in formato liquido da diluire direttamente con l'acqua utilizzata per le irrigazioni. Azoto, fosforo e potassio sono gli elementi che non devono assolutamente mancare. Importantissimi anche alcuni microelementi come il ferro, il rame e il manganese. In vista della ripresa vegetativa, va somministrato maggiore azoto. Durante la fioritura, invece, va diminuito a vantaggio del fosforo.


Coltivare orchidee: Esposizione ideale e possibili malattie

Fiore orchidea blu La luce è un elemento di importanza indiscutibile per fare in modo che le Orchidee possano crescere in maniera corretta. I raggi diretti del sole, invece, vanno assolutamente evitati. La temperatura ideale varia da specie a specie. Generalmente essa è compresa tra i 27°C e i 32°C per la massima giornaliera e tra i 10°C e 15°C di minima notturna. Ad esempio, la temperatura è compresa tra i 27°C e i 10°C per la "Cymbidium", tra i 30°C e i 13°C per la "Cattleya" e tra i 32°C e i 15°C per le varietà "Vanda" e "Phalaenopsis". Occorre sempre che le piante siano collocate al riparo dalle correnti d'aria. L'umidità è un fattore indispensabile nel coltivare Orchidee, dal momento che queste sono piante tropicali. Differenti le malattie che possono riguardare le Orchidee, come la "Cocciniglia farinosa" che si manifesta con macchie bianche sulle foglie da eliminare con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol. Errate annaffiature possono, inoltre, portare all'ingiallimento definitivo della pianta.


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