Coltivazione zafferano

Come innaffiare lo zafferano

Per quanto riguarda l'irrigazione dei bulbi di zafferano, se non si dovessero verificare condizioni meteo di forte e prolungata siccità, non è quasi necessaria. I bulbi infatti vengono piantati in profondità e si radicano bene. Necessitano di essere bagnati durante il periodo di prefioritura, ovvero tra settembre e ottobre e poi durante la primavera. In questi mesi però, si verificano spesso precipitazioni naturali, che consentono di evitare ulteriori annaffiature. Con la giusta quantità di acqua, i bulbi hanno una crescita numerica annuale di circa il 30%, quindi una volta acquistati la prima volta, si dovrebbe ottenere una coltivazione zafferano sempre maggiore senza bisogno di comprarne ulteriormente. Per avere un'idea, per ottenere un grammo di polvere sono necessari 150 fiori, quindi una cinquantina di bulbi.
Piantine di zafferano

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Come coltivare e curare lo zafferano

Coltivazione di zafferano La coltivazione zafferano avviene sia con ciclo annuale, quindi spostando i bulbi in altri terreni una volta all'anno, sia con ciclo poliennale, ovvero lasciandoli per 3 o 5 anni nello stesso posto. La coltivazione annuale permette di risparmiare tanto lavoro di pulizia del terreno e rende le piante meno attaccabili da parassiti o malattie. La tecnica poliennale chiede maggiore lavoro di eliminazione delle infestanti ed è maggiormente a rischio di malattie funginee, però serve meno lavoro di espianto ed impianto. I bulbi dello zafferano si piantano tra i 10 e i 14 cm di profondità. L’impianto viene svolto ad agosto, prima della fine del periodo estivo. La distanza da mantenere tra una pianta e l'altra è di 10 cm, andando a creare delle file parallele distanti una ventina di cm. Questo garantisce lo sviluppo ottimale.

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Come preparare e concimare il terreno

Impianto dei bulbi Lo zafferano necessita di un terreno molto drenante, che non permetta il ristagno e con basse percentuali di argilla. Una terra non in grado di drenare efficacemente farebbe ammalare o marcire rapidamente i bulbi. È importante che sia fertile e lavorato, preferibile scegliere un campo con una leggere pendenza, in modo che la pioggia riesca a scolare velocemente. Un consiglio è di innestare i bulbi in baulature rialzate, in modo da mantenerli sempre sopra il livello della terra. Per concimare si utilizza azoto e solfato ammonico, oltre al fosforo ed al solfato di potassio. Questa operazione viene svolta nel periodo invernale, verso Gennaio. Un ottimo concime che fornisce molti degli elementi sopra indicati è quello naturale, soprattutto caprino e ovino, fornendo circa 2 kg ogni metro quadro durante la preparazione del campo.


Coltivazione zafferano: Malattie, parassiti e possibili rimedi

Bulbo malato Alcuni problemi li danno le lumache che mangiano i fiori, vanno tenute sotto controllo, quindi nel periodo della fioritura. Il pericolo maggiore per le piante dello zafferano sono gli animali. Topi, conigli e caprioli rosicchiano le foglie, a differenza dei cinghiali che scavano per raggiungere i bulbi. L'unica protezione possibile sono le recinzioni intorno al campo e magari dei cani da guardia. Per quanto riguarda le malattie, invece, il fusarium può provocare una patologia che fa marcire il bulbo. Si riconosce perché il germoglio diventa giallastro e di forma allungata ed irregolare. L'unica cosa possibile da fare è eliminare la pianta insieme alla terra intorno. L'ossicloruro di rame invece, viene utilizzato per prevenire questo tipo di fungo immergendoci i bulbi prima dell'innesto nel terreno.


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