Piante grasse senza spine
Le piante originarie di luoghi desertici e siccitosi hanno escogitato un valido stratagemma per evitare che l'evaporazione facesse perdere loro la poca umidità di cui disponevano: hanno trasformato le foglie in spine. Sono per lo più appartenenti al genere Cactaceae, ma spesso si pensa che dire piante grasse sia sinonimo di piante con spine. Questo abbinamento è invece sbagliato poiché esistono moltissime piante grasse senza spine. Le succulente appartenenti al genere delle Crassulaceae, ad esempio, o le Mesembryanthemaceae, sono splendide piante grasse senza spine che hanno foglie carnose e spesso forme molto particolari, eleganti o inusuali. Le spine proteggono le piante che ne sono provviste non solo dagli attacchi di animali che hanno necessità di procurarsi acqua, ma anche dai raggi solari. Per questo le sommità delle succulente spinose sono ricoperte di spine molto fitte e compatte. Questo particolare spiega anche perché le piante senza spine sono più delicate delle loro simili provviste di aculei e resistono meno bene ad un soleggiamento troppo intenso e prolungato.
Le piante grasse senza spine sono davvero tante e possono essere posizionate in ogni ambiente, sia esterno che interno, grazie alle loro diverse caratteristiche. Tra le più comuni, troviamo le tante varietà di Echeveria, originarie dell'America centrale e meridionale. Sono le classiche succulente a forma di rosetta, con le foglie carnose di diversi colori, ricoperte di peluria come un velluto, oppure lisce. Sono molto decorative, soprattutto se si accostano varietà diverse, e producono gradevolissimi fiori dai colori vivaci. Non amano il gelo e andrebbero riparate in inverno nei climi più rigidi. Sono succulente di poche pretese ed anche per questo vengono spesso utilizzate per abbellire giardini rocciosi, soprattutto nelle zone meridionali. Lo stesso discorso vale per la Crassula che viene dall'Africa. Molto comune su terrazzi, balconi e giardini, è diventata per certi versi la pianta preferita da chi vuole del verde, ma non ha tempo di occuparsene. Se non viene trascurata, può diventare molto decorativa, regalando in estate tanti piccoli fiori bianchi stellati. Una curiosità: per la sua facilità di coltivazione si presta a fare da cavia a chi vuole imparare a gestire un bonsai.
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