Lithops

Origini e descrizione delle Lithops

Le interessanti e decorative piante grasse traggono la loro origine unicamente dall'estremo meridione del continente africano e vengono annoverate per tassonomia nello specifico raggruppamento familiare delle Aizoaceae. La denominazione Lithops deriva direttamente dal greco antico e sottolinea che la loro forma, compatta e bombata, ricorda quella dei sassi. Ciò, d'altro canto, non è casuale perché queste piante vegetano naturalmente in luoghi spesso aridi e pietrosi e la suddetta fisionomia permette loro una facile mimetizzazione nell'ambiente circostante. Tali sempreverdi risultano molto diffusi e apprezzati dagli estimatori del genere e vengono abitualmente coltivati negli interni di ogni tipo di abitazione o ufficio. Nondimeno, gli esemplari più ornamentali possono essere sistemati all'aperto, badando però che siano adeguatamente protetti in caso di abbondanti precipitazioni piovose.
Le Lithops

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Morfologia e forme delle Lithops

Le Lithops ricoverate nel vaso Sotto l'aspetto morfologico, questi piccoli sempreverdi sono costituiti soltanto da 2 foglie turgide e compatte che si uniscono al fusto, di dimensioni molto ridotte. Le foglie, peraltro, sono separate nettamente da una fessura nella quale, di norma in periodo estivo o autunnale, si dipartono le infiorescenze a tinte immacolate e gialline. Il sistema radicale delle Lithops, invece, è discretamente sviluppato e può raggiungere una lunghezza di 10 cm all'incirca. Con frequenza annuale, in primavera, si forma all'interno delle 2 foglie una nuova e similare piantina che si nutre del vecchio fogliame, portandolo così mano a mano al disseccamento e all'avvizzimento. Un'altra particolarità del fogliame è quella di essere il più delle volte fenestrato, ovvero dotato di aree trasparenti che permettono l'ingresso della luce solare anche nelle parti della pianta coperte o situate in profondità.

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Annaffiamento e irrorazione delle Lithops

Le Lithops della varietà Lesliei Il sempreverde ornativo avrà bisogno di attente irrorazioni nel corso dell'anno per crescere in maniera ordinata e rigogliosa. Gli annaffiamenti andranno somministrati a partire dagli esordi primaverili, con cadenza in media bisettimanale, avendo cura di bagnare solamente quando il terreno si mostri asciugato. A fine primavera e nella stagione estiva l'irrigazione andrà progressivamente incrementata, a frequenze anche settimanali, salvo nei periodi più caldi in cui il sempreverde cade in una sorta di stasi vegetativa e non va assolutamente irrorato. L'opera di innaffiamento, poi, andrà ripresa con buona regolarità sino al termine della fioritura e, infine, interrotta nella parte finale dell'autunno e per tutto l'inverno. In ogni caso, sarà sempre necessario evitare ogni sovrabbondanza nella periodica irrigazione, potenzialmente in grado di ledere le radici delle Lithops.


Regole di coltura delle Lithops

Tipica fioritura delle Lithops Di crescita graduale e non repentina, le Lithops generalmente presentano dimensioni molto contenute, nell'ordine di pochi centimetri circa, tuttavia possiedono un apparato radicale di una certa grandezza e rilievo. Andranno, pertanto, ricoverate in un vaso non eccessivamente grande, ma comunque dotato di una profondità che superi almeno i 13 - 15 cm. Che siano coltivate all'aria aperta oppure in interno di abitazioni, queste succulente ornamentali prediligeranno un terreno morbido e poco compatto, scarso di sostanze organiche e perfettamente drenato, con l'aggiunta di materiali sabbiosi e ghiaiosi adatti allo scopo. A cadenza più o meno triennale i delicati sempreverdi andranno regolarmente sottoposti ad operazione di rinvaso, al fine di assecondare la crescita del sistema radicale e di rinnovare il terreno di coltura, ormai impoverito o addirittura esausto.


Corretta fertilizzazione delle Lithops

Per quanto concerne l'assunzione dei necessari nutrienti, le piante succulente presentano tutto sommato modeste esigenze di essere fertilizzate nell'intero anno. La concimazione, in ogni caso, andrà concentrata soltanto nella fase vegetativa del sempreverde, con una frequenza almeno mensile, mentre l'opera andrà opportunamente sospesa per tutta la stagione fredda. Di norma viene utilizzato per queste piante grasse un fertilizzante in forma liquida, dopo averlo adeguatamente disciolto nell'acqua di usuale irrorazione, nondimeno può trovare impiego anche quello solido, distinto dal lento rilascio. Il concime da adottare dovrà essere specifico per le Lithops o per piante similari e contenere in prevalenza la componente fosfatica rispetto alle residue macrocomponenti potassiche e azotate, con il corredo dei dovuti e necessari micronutrienti.


Posizionamento e patologie ravvisabili

Fiore pietre vive Le piante grasse andranno posizionate in un habitat notevolmente aerato e illuminato, con diretta esposizione agli irraggiamenti solari almeno per qualche ora della giornata. Soltanto in periodo torrido e afoso converrà spostarle in un luogo più riparato o ombreggiato. Gradiranno condizioni termiche sempre miti e temperate, mentre patiscono temperature che scendano stabilmente sotto i 4°C. Le Lithops, infine, potranno essere soggette a qualche patologia crittogamica, addebitabile non di rado ad eccesso di innaffiamento o ad altri errori nella tecnica colturale, oppure colpite da nocivi parassiti animali, tra cui la cocciniglia. Si tratta di un minuscolo insetto che si nutre della linfa e dei succhi contenuti nella pianta, provocandone in breve l'indebolimento e l'appassimento. Andrà contrastato con l'uso di detergenti e saponi naturali o con un insetticida a composizione piretrale.




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