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A seconda della forma della copertura, delle dimensioni dell'ambiente pergolato e dei materiali a disposizione, esiste un'ampia gamma di scelta tra i modelli presenti sul mercato. Inoltre ogni anno vengono messi in commercio nuovi tipi di pergola che uniscono materiali di ultima generazione a una struttura sempre innovativa e a un design di grande impatto estetico. Ad esempio, uno degli ultimi modelli è la pergola bioclimatica, che si caratterizza per una copertura a listelli (in genere sono in alluminio) ruotabili ed apribili sia manualmente che in maniera meccanica. Di conseguenza si può variare a proprio piacimento l'ombra, la ventilazione e il riparo che la copertura fornisce all'ambiente sottostante, aumentando anche l'efficienza energetica della soluzione adottata. Infine, la pergola bioclimatica è dotata di una grondaia integrata, così da convogliare l'acqua piovana direttamente al suolo e non pregiudicare lo stato della copertura.
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La forma assunta dalla pergola è determinata soprattutto dallo spazio che deve andare a coprire, ma in parte varia anche a seconda dei materiali impiegati. Quello che si trova più frequentemente è il legno trattato per poter resistere all'azione degli agenti atmosferici, degli sbalzi di temperatura e del sole. In genere vanno bene quasi tutte le essenze, ma si può anche optare per una struttura in muratura oppure in metallo. La cosa essenziale è che ogni pilone di sostegno sia perfettamente ancorato al suolo ad una profondità adeguata per garantire la stabilità della pergola. Anche la copertura può impiegare svariati materiali a seconda che si voglia una struttura chiusa e solida oppure un rivestimento leggero; nel primo caso si usano le tegole, nel secondo tessuti, canne o teli di plastica. Queste ultime soluzioni sono più frequenti nelle zone calde o di mare, perché consentono una maggiore ventilazione.
Il fai da te è un hobby che sta registrando sempre più appassionati in tutto il mondo. Il motivo principale per cui questa attività aumenta i suoi estimatori ogni anno è il fatto che consente di realizzare oggetti o soluzioni progettuali in maniera abbastanza veloce, economica e molto soddisfacente. Anche la costruzione di una pergola con il fai da te non è un'impresa impossibile: occorre avere una certa dose di manualità e l'attrezzatura necessaria. Fondamentale è verificare che la struttura sia stabile e abbia una buona resistenza ai carichi per poter essere sicura e durare nel tempo. Prima ancora di cominciare sarà necessario scavare delle buche di profondità adeguata in cui inserire i piloni di sostegno e poi sigillarle con il cemento. Si tratta della soluzione più comune per l'ancoraggio di pali, tuttavia ne esiste una più semplice che prevede l'uso di piastre bullonate per fissare alla pavimentazione gli elementi verticali della pergola. Sono prodotti che consentono una costruzione più veloce e che si trovano nei kit già pronti, disponibili nei negozi di fai da te o nei supermercati nel reparto apposito. Vediamo ora come costruire un pergolato.
I materiali necessari cambiano a seconda della pergola che si vuole realizzare, ma il più comune è il legno perché consente una buona lavorabilità ed è molto versatile. Prima di iniziare è bene ricordare che realizzare un pergolato su un patio già esistente (oppure su un terrazzo) è molto più semplice in termini di tempo, fatica e denaro rispetto a una soluzione in cui è necessario partire ex novo. In questo caso si può ulteriormente facilitare il lavoro usando le piastre bullonate. Serviranno chiodi lunghi 7 centimetri almeno, viti, travi di legno, travetti, pali di 25 centimetri di diametro, un trapano, tegole e lastre di plexiglass: questo ovviamente vale per una struttura e una copertura pesanti. Bisogna essere accurati sia nella misurazione dell'area che andrà a coprire il pergolato che nell'altezza e nella disposizione dei pali: la distanza tra loro deve essere la stessa in modo che il peso sia equamente distribuito.
Innanzitutto si devono fare dei buchi nel terreno, lunghi 30 centimetri e profondi 70 centimetri, dove verranno inseriti i pali di sostegno che saranno ancorati con il calcestruzzo. A questo punto si devono fissare alle estremità dei pilastri le travi di legno con i chiodi in acciaio: si tratta dei cosiddetti travetti orizzontali e perpendicolari. Nel caso che il pergolato abbia come base di appoggio una parte esterna della casa, i travetti perpendicolari dovranno essere fissati su di essa da un lato e sulle travi orizzontali dall'altro. Ora si può passare alla copertura che può impiegare tegole ma anche assi di legno o lastre di vetro. Si consiglia di realizzare una perfetta coibentazione collocando sotto la copertura di tegole lastre di plexiglass delle stesse dimensioni dell'area creata dalle travi perpendicolari. In alternativa, si può ricoprire la pergola con piante sempreverdi, passiflora, caducifoglie, buganvillea oppure il kiwi o la vite. Ricordatevi sempre che per una copertura pesante si deve mantenere una certa pendenza perché l'acqua piovana defluisca senza problemi.
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