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La coltivazione del narciso è molto semplice, la sua riproduzione avverrà spontaneamente e i fiori abbonderanno rapidamente nel giardino, nelle aiuole e nei vasi. Il narciso ha comunque bisogno di spazio per poter fiorire e crescere nella maniera migliore; sarà quindi opportuno ogni tre anni, sfoltire i nuovi bulbi dal terreno poichè questi potrebbero soffocarsi a vicenda. A partire dal mese di Ottobre si potrà procedere con la messa a dimora dei bulbi, se durante il periodo di riposo vegetativo verranno tenuti al caldo, si avrà una fioritura tardiva, mentre se tenuti in un ambiente freddo la fioritura sarà precoce. Per quanto riguarda la coltivazione in vaso, sarà opportuno procedere al rinvaso durante la fine dell'inverno, avendo cura di cambiare il terriccio e di sfoltire adeguatamente il bulbo per poi riporlo all'interno di un vaso di dimesioni superiori al precedente.
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La fioritura del narciso avviene in primavera, ma come già detto la fase vegetativa gioca un ruolo fondamentale, per cui se il bulbo è tenuto al caldo il periodo della fioritura potrebbe subire delle variazioni; questo si verifica frequentemente quando il narciso viene coltivato in appartamento. Il narciso si sviluppa in maniera eretta e tra le numerosissime specie nessuna supera i 50 cm di altezza; il suo fusto presenta una forma circolare mentre i fiori hanno la caratteristisca forma a trombetta circondata da una corona di petali intorno. Il narciso con le sue molteplici varianti può presentarsi con fiori abbastanza grandi o piccoli come una moneta. I colori variano dal bianco al giallo fino a poter ammirare anche varietà di un bellissimo color salmone; queste tonalità compongono anche specie con la trombetta di un colore diverso da quello dei petali, non mancano inoltre varietà con piccoli fiori che scendono a campanella o con i petali arricciati.
Il narciso è dotato di particolari proprietà, la prima delle quali è sicuramente associabile al suo aspetto, un fiore molto bello e delicato che nasconde una natura altrettanto forte. Un' altra proprietà riguarda il suo bulbo che è velenoso, infatti se ingerito accidentalmente può portare alla morte. Il narciso viene utilizzato in omeopatia per trattare disturbi come il mal di testa, la congestione nasale, i disturbi della gola, la sonnolenza e problemi relativi alla pelle. Questo fiore veniva utilizzato sin dall'antichità per le sue proprietà antinfiammatorie anche in medicina, risultando utile ad attenuare i dolori più forti, fungendo quindi da narcotico e da tranquillante; il suo bulbo inoltre veniva tagliato a fette sottili e applicato direttamente su pelli con problemi di dermatiti e brufoli. L'essenza del fiore di narciso viene ampiamente utilizzata anche nel campo della profumeria e dell'aromaterapia, il suo estratto viene utilizzato da solo oppure miscelato con altre essenze.
Il narciso è legato a diverse culture per il signifcato che ognuna di queste gli attribuiva. Nell'antica Roma si credeva che il narciso fosse un fiore che cresceva nei campi Elisi, simbolo dell'aldilà, perciò era usanza tra questo popolo piantarli sulle tombe dei propri cari. I sacerdoti degli antichi celti invece attribuivano al narciso un significato di purezza, anche se col passare del tempo si sviluppò tra queste popolazioni, la credenza che il narciso assorbisse i pensieri negativi degli uomini e che per questo fossero velenosi. Il narciso fiorisce in Cina proprio in concomitanza con il capodanno cinese, per questo motivo i cinesi lo considerano come un simbolo di fortuna e prosperità per l'anno nuovo. Questo fiore viene chiamato anche "giglio di quaresima" tra le popolazioni gallesi, per il fatto che la sua fioritura avviene proprio in quel periodo, inoltre in questi luoghi vi è la credenza che una sua fioritura precoce porti un'annata molto prospera.
Il nome Narciso deriva dalla famosa leggenda di Ovidio, il quale narra del giovane Narciso nato dal dio del fiume Cefisio e dalla ninfa Liriope; quest'ultima per conoscere il futuro del figlio si rivolse a un profeta il quale le comunicò che suo figlio sarebbe diventato vecchio solo se non avesse mai conosciuto se stesso. Crescendo Narciso divenne un giovane bellissimo, ma dal cuore duro che rifiutava i corteggiamenti di molte ninfe. Accadde però che una ninfa di nome Eco talmente triste per essere stata rifiutata, pianse e si disperò tanto che di lei rimase solo la voce. La dea dei delitti impuniti, colpita dalla storia di Eco, decise di punire Narciso e un giorno mentre si trovava a caccia decise di bere da una fonte. L'immagine del bellissimo ragazzo che l'acqua rispecchiava lo fece innamorare e continuava a contemplarla, ma quando si rese conto che quell'immagine era la sua, cosciente di non poter mai ottenere il suo amore, decise di morire. Quando le ninfe decisero di prelevare il suo corpo per svolgere il funerale, al suo posto trovarono un fiore che chiamarono narciso.
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