I ventilconvettori sono, tecnicamente, degli scambiatori di calore, all'interno dei quali l'aria effettua uno scambio termico con il fluido che scorre all'interno dell'apparecchio, ovvero l'acqua. La funzione del ventilconvettore è di stabilizzare la temperatura ambientale sia d'estate che di inverno. Esistono ventilconvettori a incasso, che si inseriscono nella struttura preesistente, con un piccolo condotto per l'aspirazione e l'espulsione dell'aria, oppure a mobiletto, posizionato nell'ambiente da areare dove più fa comodo, con una libera mandata d'aria. Ogni ventilconvettore presenta almeno uno scambiatore di calore, almeno un ventilatore alimentato da motore elettrico, un filtro dell'aria, un rivestimento, detto anche mantello, una vaschetta per raccogliere la condensa quando viene attivato per raffreddare. Si può scegliere tra ventilconvettori con 2 tubi, incapaci di scaldare e raffreddare contemporaneamente, o a 4 tubi, per fare entrambe le cose allo stesso tempo.
De'Longhi Termoventilatore HVA 0220, Solamente per Riscaldamento, 1000/2000 W, Per stanze fino a 60 m³, Bianco Prezzo: in offerta su Amazon a: 19,98€ (Risparmi 5,02€) |
I ventilconvettori più avanzati, oltre a regolare e controllare la temperatura dell'aria, sono provvisti di un'Unità di Trattamento dell'Aria, per stabilizzare l'umidità e garantire un ricambio efficace. Il primo grosso vantaggio di questi apparecchi è dunque la qualità dell'aria che riescono a mantenere nelle stanze e negli ambienti in cui sono installati; i filtri inseriti al loro interno non solo regolano l'umidità, ma trattengono anche tutte le impurità, riuscendo ad evitare la formazione di muffe sulle pareti. Un altro guadagno è il maggiore comfort, rispetto all'utilizzo dei comuni radiatori, dal momento che, col riciclo d'aria, si riesce a mantenere una temperatura uniforme in tutte le stanze della casa. Infine, non bisogna dimenticare il risparmio energetico, dal momento che l'alta efficienza del ventilconvettore consente di ridurre i consumi e massimizzare l'efficienza, soprattutto se la temperatura dell'acqua viene impostata sui 50°C.
Andando a vedere più nel dettaglio il funzionamento dei ventilconvettori, per prima cosa il ventilatore all'interno cattura l'aria dell'ambiente circostante da una fessura posizionata nella parte inferiore della struttura, ricevendo l'ordine o di scaldarla o di raffreddarla, a seconda delle esigenze. Appena entra nell'apparecchio l'aria per prima cosa viene filtrata e purificata dalle varie impurità presenti, poi si lascia spingere dal ventilatore verso la batteria adibita alla conversione termica, dove avviene la convezione forzata e il calore immagazzinato si scambia con l'acqua: se il comando è di riscaldare l'ambiente, il calore verrà assorbito e diffuso, se l'ordine è invece di raffreddare, il calore verrà ceduto, per emettere aria fredda. Nel momento in cui si attiva il raffreddamento dell'aria, viene automaticamente messo in funzione anche il processo di deumidificazione della stanza o dell'ambiente.
Ci sono diverse modalità per installare i ventilconvettori, ma le più comode e diffuse sono due: come terminale del classico impianto di riscaldamento domestico o dell'ambiente di lavoro a gas, per intenderci la tradizionale caldaia a muro; in questo primo caso il ventilconvettore funziona in maniera quasi identica ad un pannello radiante, dal momento che l'assorbimento dell'aria è sostituito da un sistema equivalente ad aria forzata, per mezzo della ventola. In alternativa, si può installare il ventilconvettore alla fine di un processo di trattamento dell'aria attraverso la suddetta Unità di Trattamento dell'Aria; se si opta per questa seconda possibilità si potrebbe anche scegliere di non installare il ventilconvettore, dal momento che l'Unità funziona già da sé in maniera molto simile e ne imita da vicino il meccanismo, almeno in quelle che sono le fasi principali di assorbimento e conversione dell'aria calda o fredda dall'esterno.
In base alla modalità di installazione e al diverso posizionamento, è possibile dividere il mondo dei ventilconvettori in due grandi categorie. Nel primo gruppo rientrano i ventilconvettori a parete, che si posizionano come i comuni termosifoni, con un blocco di alluminio che ospita al proprio interno sia la batteria che la ventola; in questo caso si riesce a regolare il flusso diffuso nella stanza e l'aria prima di essere emessa viene depurata ogni volta, eliminando la polvere ed eventuali germi, a differenza di quanto accade coi radiatori. Ovviamente questo richiede una più frequente pulizia dei filtri. Nel caso dei ventilconvettori a soffitto è necessaria l'installazione all'interno di un contro soffitto e l'emissione del flusso d'aria è regolata da un dispositivo nella parte bassa della parete, o con un telecomando; la diffusione omogenea dell'aria va regolata direzionando le feritoie di erogazione del flusso.
COMMENTI SULL' ARTICOLO