
La Dichiarazione di Rispondenza è obbligatoria per tutti quegli impianti che non posseggono un certificato di conformità, in quanto non reperibile o mai prodotto, il quale appunto si potrà sostituire con la DIRI, e riguarda solo gli impianti che sono stati realizzati prima dell’entrata in vigore del decreto del 2008. Pertanto quelli realizzati successivamente e privi di dichiarazione di conformità, non potranno dotarsi di una DIRI, ma si dovranno adeguare alla normativa vigente, provvedendo a redigere una nuova dichiarazione di conformità. Il certificato di conformità, o la dichiarazione di rispondenza nel caso in cui non doveste trovarvi in possesso del primo, è necessario qualora decideste di vendere, comprare ed affittare casa, poiché solo entrando in possesso di questi documenti si potrà essere sicuri che l'impianto elettrico sia sicuro e progettato a regola d’arte. La vecchia normativa prevedeva l’obbligatorietà di trasferire questa documentazione al nuovo proprietario (art. 13 DM 37/08). L’articolo è stato abrogato (art. 35 DL 112/08) per cui in sede di rogito non è obbligatorio allegare la conformità degli impianti, che sarebbe comunque buona norma richiedere lo stesso.
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La Dichiarazione di Rispondenza deve essere redatta da un professionista, iscritto ad un albo specifico, che abbia operato nel settore degli impianti da almeno cinque anni, e non più da chi esegue l’impianto elettrico, come avveniva nel caso della dichiarazione di conformità. Va da sé quindi che viene rilasciata dopo che costui avrà analizzato l’impianto realizzato, poiché ne certificherà la rispondenza alla regola d’arte, ai fini della sicurezza e delle responsabilità.
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