Il rilascio del certificato di conformità degli impianti è obbligatorio per i sistemi di automazione relativi a cancelli e porte, di prevenzione antincendio, di sollevamento (ad esempio i montacarichi, gli ascensori e le scale mobili) e di protezione degli edifici da parte delle scariche atmosferiche. Inoltre deve essere rilasciato per gli impianti termici, di condizionamento, gas, elettrici, idro-sanitari e di climatizzazione. Bisogna tenere a mente che questo documento è obbligatorio per tutti gli immobili in cui questi sistemi sono presenti, non soltanto per le abitazioni. Al tempo stesso il certificato di conformità serve per ottenere la dichiarazione di agibilità dell'edificio, il certificato di protezione incendi e, nel caso che il fabbricato ospiti un'attività commerciali, il nullaosta sanitario. Quest'ultimo viene emesso dall'ASL locale competente per territorio.
Il certificato di conformità può anche essere rilasciato in base a quanto sancito dalle normative europee: in questo caso viene detto dichiarazione di conformità CE, che attesta la conformità degli impianti alle norme in questione dell'Unione Europea. Nel caso che un'impresa non rilasci il documento alla fine dei lavori, incorre in sanzioni amministrative il cui importo varia da un minimo di 1.000 euro a un massimo di 10.000 euro. In secondo luogo spesso il certificato di conformità viene allegato all'atto di rogito con il quale si trasferisce l'immobile a qualunque titolo (vendita, donazione, usufrutto, trasferimento della nuda proprietà, eccetera). Non si tratta di una disposizione obbligatoria, tuttavia se il documento non viene allegato è necessario indicarlo nel contratto: poiché il compratore deve successivamente adeguare a proprie spese l'impianto, ciò determina un prezzo d'acquisto più basso.
Il modello del certificato di conformità è allegato al decreto ministeriale 37 del 22 gennaio 2008, modificato in base alle disposizioni del decreto del 19 maggio 2010. Sono inoltre previsti alcuni dati obbligatori da inserire, quali il tipo di impianto che è stato installato, i dati del proprietario dell'immobile, del committente e del responsabile tecnico che ha eseguito i lavori, l'ubicazione dell'impianto, le specifiche tecniche fissate come parametri e i materiali utilizzati. Inoltre il modello di dichiarazione di conformità viene integrato da allegati obbligatori, cioè lo schema dell'impianto o il progetto dell'impianto, il certificato con cui si attesta l'iscrizione dell'impresa che ha eseguito i lavori alla Camera di Commercio e la relazione tipologica. Quest'ultima può essere sostituita da l'elenco dei materiali. Tre copie del documento devono essere firmate dal committente e servono da ricevuta; una viene consegnata allo sportello unico dell'edilizia del Comune e un'altra copia va consegnata a chi utilizza l'impianto.
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