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Il POS è parte integrante del Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (abbreviato in TUSL), di cui i requisiti minimi sono ben esplicati nell’allegato XV del Decreto Legislativo 81 dell’aprile 2008. Tale Decreto è coordinato al Decreto Legislativo 106 dell’agosto 2009. Il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, emanato per attuare le norme contenute nella Legge 123 del 2007, ha abrogato gli ordini presenti in atti normativi precedenti riguardanti la sicurezza e la salute sul lavoro. In seguito all’abrogazione di questi atti normativi sparsi, il Testo Unico ne ha riformato, accordato e riunito in sé le disposizioni. I datori di lavoro sono tenuti ad attenersi a quanto previsto dal piano operativo per la sicurezza, inoltre è loro compito assicurarsi che i propri dipendenti siano a conoscenza di tale piano e che si attengano ad esso durante l’esecuzione del proprio lavoro. È, infatti, obbligo del datore di lavoro fornire al rappresentante per la sicurezza dei lavoratori una copia del piano fino ad almeno dieci giorni prima dall’inizio dei lavori.
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Il piano operativo per la sicurezza (abbreviato in POS) può essere spesso confuso con il piano di sicurezza e coordinamento (abbreviato in PSC). Questi due piani, però, hanno caratteristiche fondamentalmente simile. Il POS deve essere redatto dal datore di lavoro dell’azienda per la quale l’operaio lavora, di contro il PSC può essere redatto sia dal committente dell’opera edilizia che del responsabile dei lavori. Nel caso in cui l’opera da realizzare sia pubblica, è dovere del commitente redigere il PSC. Un’altra differenza sostanziale tra i due piani è la formazione richiesta per redigerne uno. Per redigere un PSC è necessaria una laurea magistrale o un diploma di geometra mentre per redigere un POS è necessaria una formazione adeguata e di lunga data nel campo dell’edilizia. Una cosa che hanno in comune i due piani è che entrambi devono essere presentati agli operai almeno 10 giorni prima dell’inizio dei lavori in modo tale che ci sia poi modo di prenderne visione nel tempo adeguato.
L’obiettivo del piano operativo per la sicurezza è quello di ridurre al minimo i rischi che è possibile correre da parte degli operai durante i lavori in un cantiere edile. Un piano operativo per la sicurezza per essere dichiarato tale deve contenere diverse informazioni. Tra queste tutte le informazioni riguardanti l’azienda appaltatrice come indirizzo di riferimento, recapito telefonico e il nome del datore di lavoro. Bisogna specificare quali sono le mansioni cui bisogna attenersi in cantiere e chi ricopre tali ruoli specifici. Da specificare sono anche i nominativi degli addetti alle emergenze quali pronto soccorso, antincendio e il nominativo del responsabile dei lavoratori. Un altro elemento richiesto è un elenco delle sostanze che bisognerà utilizzare durante lo svolgimento dei lavori, soprattutto di quelle miscele chimiche potenzialmente dannose all’uomo.
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