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La messa in posa dei pavimenti in resina è molto particolare e va progettata tenendo in conto sia le esigenze del committente e il risultato estetico da ottenere che le caratteristiche dell'ambiente dove verranno applicati i rivestimenti. Infatti, per ottenere una soluzione a regola d'arte si devono valutare sia il tipo di supporto su cui sarà stesa la resina che le prestazioni da raggiungere dal punto di vista delle resistenze fisico-chimiche. Tra l'altro, la messa in posa è particolare in quanto consente di realizzare una superficie monolitica e uniforme, senza giunti o fughe che spezzino la continuità del pavimento e che ne rendano più difficile la manutenzione e la pulizia. Una volta terminata la messa in posa, il pavimento in resina sarà composto da strati sottili per uno spessore totale di 3-4 mm; questo fatto consente di evitare rettifiche e interventi di raccordo intensivi in caso di usura oppure se si vuole cambiare il pavimento.
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Anche se si tratta di rivestimenti interni pratici, facili da seguire e da mantenere (oltre che molto economici), i pavimenti in resina sono ancora poco diffusi nell'uso quotidiano. Innanzitutto possono essere sovrapposti senza difficoltà ai pavimenti già esistenti; di conseguenza, sono un'ottima soluzione progettuale nelle ristrutturazioni, anche perché il fatto che i rivestimenti preesistenti non debbano essere eliminati consente notevoli risparmi di tempo e di denaro. Allo stesso tempo, se i pavimenti in resina vengono danneggiati, si può semplicemente rinnovarli con una semplice procedura. Ciò permette di saltare buona parte dei passaggi dell'applicazione e di evitare interventi invasivi di svellimento del pavimento. Ricordatevi inoltre che i pavimenti in resina sono molto resistenti sia agli agenti chimici che agli urti: di conseguenza durano a lungo nel tempo e allungano la vita del supporto sottostante. Infine, hanno una gamma di destinazioni d'uso quasi infinita.
I pavimenti in resina sono in assoluto quelli che garantiscono l'igiene maggiore. Questo fatto è collegato alla facilità con cui possono essere puliti, diretta conseguenza delle loro caratteristiche basilari. L'assenza di fughe e fessure crea una superficie omogenea dove polvere e sporco non possono penetrare; ugualmente, nè le muffe nè i batteri e l'umidità trovano luoghi adatti dove svilupparsi. La rapidità della pulizia è anche data dallo stesso materiale che forma il rivestimento: le resine, infatti, sono atossiche, inodori e impermeabili. Di conseguenza non assorbono alcuna sostanza esterna e non necessitano di prodotti specifici per la manutenzione e la pulizia. Il basso spessore dei pavimenti in resina consente notevoli vantaggi durante la ristrutturazione (non si deve intervenire sulle porte come accade con altri rivestimenti) e per quanto riguarda il riscaldamento. Sono dotati, infatti, di una conducibilità termica molto alta e di una grande elasticità che li protegge dagli effetti degli sbalzi termici. Infine sono perfetti per essere abbinati ai sistemi di riscaldamento a pavimento.
Un pavimento in resina è sempre unico, a prescindere dal livello di personalizzazione della soluzione. Infatti, a differenza degli altri rivestimenti, non si possono mai realizzare due pavimenti in resina uguali, anche se a farlo è lo stesso operatore, utilizzando lo stesso applicatore. In più, in base alle esigenze del cliente e delle sostanze aggiunte alla miscela si possono ottenere numerosi effetti decorativi: ad esempio, il pavimento può essere monocromatico, lucido, opaco, nuvolato, spatolato, liscio o ruvido. In particolare i diversi effetti riguardanti la brillantezza del pavimento in resina si ottengono attraverso l'aggiunta di vernici protettive trasparenti che coprono quasi l'intera scala Gloss, andando dal 2 al 98%. Il ciclo d'uso prescelto dipende anche dalle esigenze di pulizia dell'ambiente e quindi dalla destinazione d'uso del pavimento. Infine è bene sapere che le miscele impiegate sono facilmente colorabili, perciò la personalizzazione del rivestimento è totale.
Come tutte le soluzioni progettuali anche i pavimenti in resina possono presentare alcuni svantaggi. Il primo, che più che uno svantaggio è una conseguenza della sua fruibilità, è l'usura; infatti, questi pavimenti hanno una media resistenza, ma non sono indistruttibili. Tuttavia, i segni del tempo e dei passaggi ripetuti sono più evidenti sui pavimenti di resina lucida e monocromatici, mentre sono mascherati maggiormente su quelli opachi e con effetto spatolato. Di conseguenza la loro vita è molto più lunga. Si consiglia inoltre di adottare zone di filtro, come gli zerbini, prima di un pavimento in resina, soprattutto se questo si trova in una zona molto trafficata o all'ingresso dell'abitazione. Infatti i problemi più grossi derivano dal supporto non idoneo (che può causare fessure, imperfezioni e crepe nel pavimento in resina soprastante) e dalla bassa resistenza delle resine ai raggi solari, che portano nel tempo al loro ingiallimento. Possibili soluzioni sono evitare i colori molto chiari o utilizzare resine cementizie, poliuretaniche e acriliche.
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