Le soluzioni adottabili quando si decide di installare dei pavimenti in porfido sono molte e diverse tra loro sia per la varietà da impiegare che per la lavorazione alla quale è stata sottoposta la pietra. Per gli ambienti esterni si opta nella maggior parte dei casi per lastre di dimensioni più o meno notevoli e per i sampietrini: questi ultimi sono dei blocchetti di formato variabile che consentono di realizzare superfici compatte e resistenti. Invece le lastre consentono di creare pavimenti in porfido molto decorativi grazie alle sfumature cromatiche che assume la pietra. Molto apprezzati sono la varietà viola di Varese e quella rossa del Trentino. Queste soluzioni hanno un prezzo maggiore rispetto al tradizionale porfido grigio-blu oppure grigio-marrone. Invece, per quanto riguarda i sampietrini, gli elementi più piccoli, grandi circa 5 cm, sono più economici perché facilmente lavorabili.
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I costi dei pavimenti in porfido sono molto variabili e dipendono da un numero notevole di fattori, ad esempio l’estensione della superficie, la varietà di pietra naturale adottata e la sua provenienza, la tipologia di elementi modulari impiegati e le loro dimensioni. In genere i sampietrini con una lunghezza di 5 cm per lato e in porfido grigio sono quelli più economici e si trovano a circa 27 euro al metro quadrato. Invece i sampietrini di 18 cm per lato che usano la stesa varietà di porfido arrivano a 70 euro al metro quadro, mentre gli elementi di dimensioni medie (10-12 cm per lato) hanno un costo di 35 euro al metro quadrato. Invece i pavimenti in porfido formate da lastre sono più economici perché il materiale si lavora più facilmente. A queste cifre si devono aggiungere le spese per la manodopera, che può avere un impatto piuttosto sensibile sul costo finale.
Soprattutto nel caso dei pavimenti in porfido composti da lastre di dimensioni diverse (ma anche per i rivestimenti formati da sampietrini) è possibile realizzare una messa in posa adottando le tecniche del fai da te. In questo modo si riesce a contenere i costi in quanto si evitano le spese per la manodopera. In genere è necessario predisporre un fondo solido, piano e resistente sul quale stendere uno strato sufficientemente alto di sabbia oppure una gettata di cemento a seconda del risultato che si vuole ottenere e della destinazione d’uso. Gli elementi modulari devono essere posati usando la malta o un altro materiale legante per tenerli in posizione e ottenere superfici durature e resistenti. La posa fai da te è sconsigliata nel caso delle pavimentazioni decorative, in quanto bisogna abbinare le lastre tenendo conto delle sfumature e delle varianti di colore della pietra, così da creare decori e disegni particolari.
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