Una resina per pavimenti esterni è solitamente realizzata da due componenti, una base e un indurente che una volta posati creano un pavimento con delle caratteristiche estetiche che si avvicinano notevolmente ai comuni pavimenti. Le proprietà principali di queste resine sono lo spessore molto ridotto, l'impermeabilità, l'elevata resistenza e la semplicità di manutenzione. Grazie a queste proprietà si prestano al loro utilizzo sia per gli ambienti interni che esterni ma anche per realizzare particolari complementi di arredo. Una volta che la resina viene posata sul pavimento si realizza un particolare effetto visivo privo di fughe o giunzioni. Sono diverse le resine per pavimenti esterni in commercio, anche se le più comuni sono i microcementi, le resine autolivellanti e le resine spatolate.
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Un progetto che preveda la realizzazione di resine per pavimenti esterni non deve necessariamente basarsi sulla rimozione del pavimento preesistente, in quanto è possibile sovrapporre strati di diversi materiali. E' fondamentale che il pavimento sottostante sia totalmente integro, in quanto se vi sono mattonelle rotte o incrinate bisogna procedere alla loro sostituzione. Dopo aver pulito accuratamente le mattonelle con alcol etilico, si passerà un rasante per livellare completamente la superficie. A questo punto, si può passare la resina impermeabilizzante nel rapporto di 70 grammi per metro quadrato, avendo cura di stendere l'applicazione con un rullo o una spatola. Appena sarà asciutta la superficie dovrà essere scartavetrata e trattata poi con il finish adeguato ed eventualmente decorata.
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