Una fra le nazioni maggiori produttrici ed esportatrici di ceramiche per pavimenti nel mondo è sicuramente l'Italia. E' noto, infatti, il distretto della ceramiche di Sassuolo, Fiorano Modenese e Modena, in Emilia Romagna, dove sono concentrati gran parte degli stabilimenti italiani e dai quali partono giornalmente enormi quantità di piastrelle di ogni genere, destinate ad essere distribuite nei cinque continenti. Sicuramente l'ingegno, l'abilità artigiana ed industriale degli imprenditori italiani ha giocato un ruolo fondamentale sia nella creazione e messa a punto di prodotti di alto pregio e di indiscussa qualità, sia nella rivalutazione in campo internazionale del Made in Italy. Le importanti fiere di settore in tutto il mondo non mancano di presentare, ad ogni occasione, quanto di meglio l'industria ceramica possa presentare.
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Le ceramiche per pavimenti oggi disponibili lasciano spazio alla creatività dei progettisti e dei loro clienti, offrendo una gamma pressochè infinita di formati, colori e finiture con i quali poter realizzare ambienti unici ed esclusivi, qualitativamente superiori per resistenza all'usura, alle macchie e agli acidi, molto più leggeri rispetto ai marmi, ai graniti e alle pietre.L'avvento delle piastrelle in monocottura determinò sicuramente l'inizio di una nuova era, ma la difficoltà di ottenere un prodotto regolare, perfettamente piano e calibrato, obbligò i produttori a limitare la produzione al massimo formato realizzabile, il 30 cm x 30 cm.Inutile dire che questo limite ha alimentato non poco il malcontento dei progettisti, senza considerare che le aziende produttrici venivano giornalmente sommerse da valanghe di reclami per piastrelle che era impossibile posare senza ricorrere all'utilizzo di una fuga di almeno 2-3 mm per compensare le irregolarità dimensionali. Il grès porcellanato di oggi, invece, consente di poter tranquillamente produrre piastre uniche fino a 100 cm x 300 cm, oltre ovviamente a forme e formati di qualsiasi genere.
L'evoluzione tecnologica del prodotto, grazie alla quale sono stati abbattuti i limiti accennati prima, ha suscitato il grande interesse dei progettisti che già amavano scegliere e consigliare ai propri clienti le ceramiche per pavimenti. Da questo rinato interesse, si è avviato un percorso di innovazione e di sperimentazione sempre crescente, sia sui formati e sulle dimensioni, sia sui colori e sulle finiture superficiali. Uno degli articoli su cui si è molto puntato nella fase di avvio, è stata la piastrella 33,3 cm x 33,3 cm ad effetto rustico o antichizzato, anche con bordo burattato, smaltata ad effetto cotto o pietra invecchiati, ovviamente con i suoi sottoformati. Il successo di questo articolo dura ancora oggi. Ovviamente l'effetto rustico o invecchiato poco si presta ad ambientazioni moderne. Ma ecco affacciarsi sul mercato il grès porcellanato lucido, levigato, lappato, spazzolato, bocciardato, con formati eccezionali oggi accessibili a costi inferiori rispetto al loro esordio, grazie alle nuove tecnologie che consentono di ottenere una produzione migliore ad un costo minore. Una fra le ultime notivà è l'effetto legno o parquet, da vedere.
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