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Ora, invece, vi sintetizziamo le modalità di richiesta di visura catastale, ovvero come possiamo reperirla? La visura catastale si può richiedere in qualsiasi Ufficio Territoriale dell'Agenzia delle Entrate, tranne per gli immobili ubicati nelle Province di Trento e Bolzano la cui gestione è regolata dalle Province autonome, presso gli sportelli catastali decentrati (presenti nelle sedi Comunali o delle Comunità Montane, per esempio) oppure presso le Poste Italiane degli uffici abilitati attraverso lo "Sportello Amico". Contestualmente alla richiesta, viene rilasciato il certificato corrispondente. Se la visura catastale non è presente negli archivi informatizzati, sarà comunque possibile la consultazione per prendere nota dei dati a noi necessari. Se ne può fare richiesta anche online visitando il sito http://www.agenziaentrate.gov.it/, cliccando su "Cosa devi fare" e scegliendo dal menù "Consultazione dati catastali e ipotecari": la visura catastale è consultabile gratuitamente per i titolari del diritto di proprietà dell'immobile.
Dopo aver preso confidenza con alcune caratteristiche della visura catastale, è d'obbligo chiarire i concetti di classe e categoria. La classe catastale è l'elemento di categorizzazione che permette di definire la redditività di un immobile: più il numero è crescente, più il reddito derivante è elevato. Se ad essa è associato il numero 1, avremo un reddito basso, se invece è associato un numero più alto di 1 proporzionalmente crescerà anche il reddito di appartenenza. Gli immobili che non appartengono ad una ripartizione in classe, sono segnati con la lettera "U" (unica). La classe catastale viene determinata dall'Agenzia delle Entrate come succede per la categoria catastale. Quest'ultima è associata ad ogni immobile per gruppo di appartenenza: A, B, C, D, E, F. Alcuni esempi: alla categoria A appartengono le abitazioni; alla B i collegi, le case di cura, le prigioni e le scuole; alla categoria C i negozi e le botteghe, i locali di deposito, i laboratori, i locali per lo sport; alla D gli immobili a destinazione speciale come gli alberghi e teatri; alla categoria E gli immobili a destinazione particolare come, per esempio, le stazioni e i ponti; alla F, infine, appartengono le entità urbane, come i fabbricati i corso di costruzione.
Fino a qualche anno fa era necessario recarsi all'Agenzia del Territorio competente per poter richiedere e visionare i documenti catastali: se oggi cercate l'Agenzia del Territorio, non la troverete più. Essa era stata istituita nel 1999 nell'ambito della riorganizzazione del Ministero dell'Economia e delle Finanze e faceva parte della ripartizione delle quattro agenzia fiscali italiane: quella del Territorio, appunto, quella del Demanio, quella delle Dogane e l'Agenzia delle Entrate. Dal 2012, l'Agenzia delle Entrate, dotata di autonomia ma sottoposta al controllo del Ministero dell'Economia e delle Finanze, ha assorbito interamente le funzioni della ormai superata Agenzia del Territorio per quanto concerne tutte le richieste e gli adempimenti necessari alle variazioni catastali di un immobile, per i servizi ipotecari e per le consultazioni.Un servizio ampio, quindi, quello che offre l'Agenzia delle Entrate: non solo più servizi fiscali ma anche dati sul patrimonio immobiliare italiano, volture catastali, adempimenti unici, consultazioni, ispezioni ipotecarie e correzioni di dati catastali. Il tutto fruibile anche online sul sito dell'agenzia delle entrate.
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