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Le tegole canadesi sono elementi modulari molto utilizzati per realizzare coperture lignee e in genere sono pensate per le case in legno: in questo modo si hanno tetti uniformi che rispondono ai requisiti indicati dalla norma EN 544. Questa particolare tipologia di tegole si caratterizza per avere la forma di una placca bituminosa semi-rigida, che presenta spessore, forma e finiture di vario genere, in modo da poter soddisfare tutte le varie esigenze. In genere la posa delle tegole canadesi avviene in maniera tradizionale, sovrapponendo gli elementi e inchiodandoli al supporto. I moduli durano a lungo e sono realizzati in elementi naturali imputrescibili che possono adottare un’ampia gamma di colori. Qualunque sia la soluzione adottata bisogna tenere a mente che il piano di posa deve essere sempre perfettamente pulito, asciutto e complanare per un risultato a regola d’arte. Il sottofondo può essere in misto latero-cemento, in materiali di origine plastica, fatto di tavole stagionate oppure presentare una caldana di cemento sovrapposta a un solaio in latero-cemento.
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Quando si ha a che fare con le tegole canadesi, i moduli presentano una struttura particolare: innanzitutto la faccia inferiore è realizzata in film in polietilene, sabbia fine oppure granuli di sughero. La scelta dipende dalle prestazioni offerte dalla copertura. Gli strati interni sono rappresentati da una mescola in materiale bituminoso e da un’armatura, semplice oppure doppia, in fibra di vetro. Infine la faccia superiore della tegola svolge una funzione di protezione e di finitura estetica, componendosi di un’autoprotezione metallica in rame o di una minerale ceramizzata di vari colori. Le tegole canadesi sono soluzioni veramente versatili, flessibili sia per il contesto in cui possono essere applicate che per le caratteristiche estetiche (colori e forme) e tecniche. In questo modo gli elementi si adattano perfettamente a qualunque soluzione architettonica e a ogni esigenza. Inoltre possono essere utilizzate per realizzare qualsiasi tipologia di tetto.
Per posare le tegole è necessario innanzitutto effettuare il tracciato della copertura, stendendo una linea orizzontale parallela alla gronda e posta a una distanza di 19 cm da questo elemento. Quindi si individua il punto di inizio e altri punti ognuno a una distanza di 100-150 cm dal primo; da questi due si segna un terzo punto a una distanza minima di 200 cm usando uno spago come compasso. A questo punto si unisce il primo punto con l’ultimo, tracciando una parallela e successivamente delle linee orizzontali distanti 14 cm l’una dall’altra, procedendo fino ad arrivare al colmo. Si applica sulla linea di gronda un cordolo bituminoso adesivo e si tagliano le faldine delle tegole per realizzare la fila di partenza. Si procede fissando il resto degli elementi modulari sul sottofondo fino a completare la copertura della falda. Si consiglia di sfalsare una fila di 12,5 cm circa rispetto a quella precedente per rendere più stabile il sistema tetto.
Le tegole canadesi vengono chiamate bituminose perché vengono posate su uno strato adesivo bituminoso e perché possiedono una mescola nello stesso materiale all’interno: in questo modo si realizza una completa impermeabilizzazione del tetto in maniera rapida, facile e veloce. Per assicurare meglio la copertura al supporto ed evitare che possa spostarsi a causa di forti folate di vento, piogge intense e grandinate si consiglia di effettuare un’operazione di chiodatura. In questo caso bisogna utilizzare chiodi a testa larga lunghi 20-25 cm galvanizzati oppure zincati in base al materiale di cui è composto il sottofondo. Per ogni modulo si devono applicare 5-6 chiodi, che devono penetrare anche in quello sottostante. Bisogna tenere a mente che le tegole canadesi sono dotate di pastiglie autoadesive per agevolare il fissaggio delle faldine: questi elementi sono coperti da una striscia protettiva da eliminare durante la fase di messa in posa della copertura del tetto.
In commercio si trovano tante tipologie diverse di tegole. Molto apprezzate sono quelle marsigliesi, che devono il loro nome alla città francese in cui sono state inventate verso la metà dell'Ottocento. Si caratterizzano per avere solchi ai lati che favoriscono il deflusso dell'acqua piovana. In Italia è molto comune il coppo fiorentino, anch'esso in laterizio e dalla particolare forma curva. Altre tipologie di tegole sono quelle olandesi e portoghesi: entrambe hanno una forma simile, che si caratterizza per una parte piana e una ondulata. Quest'ultima va ad appoggiarsi sulla superficie piana dell'elemento a fianco. Le tegole olandesi si distinguono per il fatto di avere un'onda meno accentuata e omogenea per tutta la lunghezza dei moduli. Invece quelle portoghesi sono dotate di un'onda che si restringe in alto ed eventualmente con rilievi d'aggancio per un migliore fissaggio.
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