Tetto ventilato

Tetto ventilato: a cosa serve?

Quando si pensa all'isolamento termico della propria abitazione, la prima cosa che viene in mente è il termocappotto, ignorando che il corretto isolamento del tetto è altrettanto importante. Infatti, in inverno la maggior parte del calore della casa, viene dispersa proprio attraverso la copertura esterna. Allo stesso modo, in l'estate, l'irraggiamento solare la scalda, causando l'innanzamento della temperatura interna dell'abitazione. Inoltre, se è presente un sottotetto, il tetto ventilato aiuta a prevenire la formazione di condensa e di muffe al suo interno.Questa tipologia di costruzione viene oggi adottata sia nelle ristrutturazioni che nelle nuove costruzioni.Esistono anche coperture ventilate e non isolate, ma si tratta di una soluzione che oramai non viene quasi più utilizzata.
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Come è fatto un tetto ventilato?

Funzione del tetto ventilato in estate Il tetto freddo, altra definizione della copertura ventilata, prevede uno strato termoisolante e uno strato di ventilazione: in pratica, il manto di copertura si stacca dallo strato isolante, formando così un’intercapedine di altezza variabile tra i 6 e i 10 centimetri, che permette all'aria di circolare dalla gronda, ossia la parte di tetto che sporge sul muro esterno, fino al colmo, la sommità del tetto. In tale modo si forma una vera a propria camera d'aria, che garantisce sia la ventilazione del tetto che la microventilazione del sottomanto. Per garantire una buona circolazione dell'aria, è indispensabile che il tetto sia costruito con sufficiente pendenza. Da questa dipende direttamente lo spessore dell'intercapedine, la cui altezza deve essere commisurata anche alla lunghezza della falda.

  • Copertura tetto ventilato Per copertura tetto ventilato si intende una copertura a falde inclinate con un intercapedine che ha uno spessore che varia tra 6-10 cm, a seconda della lunghezza della falda, l'inclinazione e il clim...

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Stratigrafia del tetto freddo

Sezione di tetto ventilato Un tetto ventilato costruito a regola d'arte è composto da diversi elementi strutturali che possiamo riassumere in questo modo:- Struttura portante: è comune a tutti i tipi di tetto ma, a seconda della destinazione d'uso di quest'ultimo, può essere costruita con diversi materiali, come travi di legno, tralicci in acciaio, o solai in calcestruzzo.- Barriera al vapore: non è sempre presente, ma è consigliata nelle zone dal clima molto umido poichè protegge lo strato isolante dalla formazione di condensa.- Isolante termico: è costituito da pannelli termoisolanti in fibre naturali o sintetiche. Ha lo scopo di mantenere l'abitazione fresca in estate e calda in inverno.- Intercapedine di ventilazione: camera d'aria posta tra gli elementi di copertura e lo strato sottostante.- Manto di copertura: è costituito da tegole o coppi, protegge il tetto dagli eventi atmosferici.


I benefici del tetto ventilato

Caseggiato con tetti ventilati I vantaggi portati da questo tipo di costruzione sono tutti inerenti alla vivibilità dell'abitazione, che risulta più confortevole e asciutta sia in estate che in inverno. Quando le temperature sono più calde, infatti, l'aria presente nell'intercapedine si scalda e, per effetto dei moti convettivi, fuoriesce dal colmo, favorendo allo stesso tempo l'entrata di quella fresca dalla gronda. É stato calcolato che il tetto ventilato porti ad un abbattimento del 30% della temperatura interna dell'abitazione, garantendo un ambiente più fresco e un minor utilizzo del condizionatore.In inverno, grazie alla circolazione dell'aria verso l'esterno, il tetto freddo evita che si formi condensa e che il materiale isolante si impregni d'acqua. Inoltre, in caso di accumuli di neve, la ventilazione ne favorisce lo scioglimento uniforme, in modo da evitare che si formino strati di ghiaccio.




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