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Nell’applicare l’isolamento pareti vi sono alcuni vantaggi che possono essere davvero molto utili. Innanzitutto un immobile ben isolato può aumentare notevolmente la sua efficienza energetica, che si traduce sostanzialmente in un risparmio considerevole per quanto concerne il riscaldamento degli ambienti in cui si effettua questo genere di lavori. Anche l’attenuazione consistente dei rumori esterni è un vantaggio considerevole, che porta numerose persone ad intraprendere queste modifiche alle proprie abitazioni. L’unico svantaggio, se così si può chiamare, è la difficoltà dei lavori; infatti alcuni interventi richiedono grandi lavori, che sarebbe meglio effettuare durante la costruzione dell’immobile, in modo da evitare disagi derivati dagli interventi edilizi di vario tipo che si stanno effettuando.
Per quanto riguarda le tipologie d’intervento edilizio per l’isolamento pareti è necessario considerare che esistono dei metodi più o meno invasivi, che a seconda del risultato che si vuole ottenere richiedono grossi lavori di natura edilizia. Uno dei metodi usati maggiormente per l’isolamento pareti interni è il rivestimento di queste stesse pareti con pannelli di materiale isolante, in modo tale da non dover necessariamente intraprendere lavori di grossa entità. Una pecca di questa tecnica è sicuramente la diminuzione della superficie calpestabile dell’immobile dopo aver applicato il materiale isolante. Un intervento più complesso invece è la creazione di un cappotto che rivesta completamente la struttura. In questo modo si va a creare uno strato di materiale isolante tra le pareti interne ed esterne, ottenendo un rivestimento duraturo nel tempo.
Come detto precedentemente, per poter ottenere un buon isolamento pareti a livello termico e acustico è necessario utilizzare dei materiali specifici. Quando si parla della coibentazione la caratteristica di un materiale che va considerata è la conducibilità termica. Questo parametro sta ad indicare quanto un materiale sia capace di farsi attraversare dal calore proveniente dall’esterno o dall’interno di un ambiente. Per questo motivo è necessario che l’isolante per pareti abbia una conducibilità bassissima, in modo da ottenere un buon isolamento. Invece per quanto riguarda l’insonorizzazione esistono due tipi di materiali: fonoisolanti e fonoassorbenti. La prima tipologia risulta essere non trasparente al suono e quindi le onde vengono respinte nell’ambiente in cui è situata la fonte rumorosa. I pannelli fonoassorbenti invece grazie alla loro porosità riescono ad assorbire il rumore. I materiali per isolamento pareti a livello termico sono: lana di vetro o roccia, pannelli di polistirolo e sughero. Per l’insonorizzazione si possono usare il piombo, gomma naturale, fibre minerali e poliuretano espanso.
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