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Come prima cosa bisogna innanzitutto controllare che lo strumento sia adeguato, ossia che la lama sia ben affilata, con gli angoli laterali smussati e ben centrata nella bocca. Poi bisogna "calibrare" lo strumento, ossia regolare il contro-ferro in base al tipo di lavoro che dobbiamo svolgere. Il pezzo di legno da lavorare va stretto in una morsa, per evitare che si muova durante la piallatura. Dopodiché si mette "in bolla" la nostra tavola, per sapere se presenta delle discontinuità. A questo punto si può iniziare a passare la lama, prima a 90° rispetto alla direzione della venatura del legno e poi a 45°, al fine di rimuovere eventuali discontinuità. Quando tutta la superficie è relativamente uniforme si può passare al piallone, con il quale si eseguono passate, prima a 45° e poi lungo la venatura fino a rendere piana la tavola. Al fine di ottenere un lavoro più preciso, è consigliabile controllare sempre, dopo ogni passata, lo stato della superficie che si sta lavorando.
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Per quanto riguarda la pialla a motore, il processo di calibrazione dello strumento è molto simile a quello della pialla manuale. Bisogna controllare le lame e lo stato del pezzo di legno iniziale. L'albero porta lame deve essere cilindrico, di solito in acero e accuratamente calibrato; può contenere dalle due alle quattro lame, attaccate a bulloni di ancoraggio. Una cosa che si deve evitare è il contatto con gli utensili da taglio. Questo è uno dei rischi maggiori sia per il piano di lavoro (che rischia di essere danneggiato) che per l'operatore. Comunque nelle pialle di ultima generazione c'è una parte libera dell'albero, in cui l'operatore può inserire le mani per lavorare in massima sicurezza. Per far sì che la pialla levighi il legno come vogliamo, dobbiamo spingere e guidare la trave verso le lame per tutta la sua lunghezza, affinchè non si ribalti. Ad ogni passaggio è consigliabile controllare lo stato di piallatura del legno, al fine di stabilire quante altre passate sono necessarie.
Una volta terminata la piallatura bisogna allentare i morsetti che tengono la tavola ferma, per liberare le tensioni che si sono create nel legno. Dopo un po' si consiglia di appoggiarci sopra due righelli o due aste orizzontali per essere certi che la tavola sia piana. A questo punto si può procedere, se necessario, con la finitura al fine di togliere i segni lasciati dalla pialla. Quando si usa questo strumento è consigliabile tenere le gambe ben allargate, per poter dare la giusta forza mantenendo il migliore equilibrio e sforzare il meno possibile la schiena. Le passate devono essere le più lunghe possibile: inizialmente si preme sulla parte anteriore della pialla e via via che si avanza su quella posteriore. In ogni caso, se non si è esperti, è sempre meglio chiedere aiuto a un falegname, per evitare di rovinare l'oggetto da piallare, nonché evitare danni a se stessi.
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