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Nel corso dei secoli la carta pesta, soprattutto in Inghilterra, divenne sempre più spesso una tecnica artistica di tendenza per realizzare veri e propri capolavori che andavano ad abbellire le case della piccola borghesia e del ceto medio-alto. I mobili provenienti dalla Gran Bretagna ancora oggi si trovano nelle aste e nei negozi di antiquariato e rappresentano una testimonianza concreta e tangibile del livello di perfezione raggiunto dai carta pestai che applicarono la loro arte alla produzione di mobili e oggettistica. Vassoi e cornici dalle decorazioni intricate in cui si percepisce l'influenza della tradizione fokloristica italiana, portagioie con intarsi pregiati, poltrone e tavolini, oppure poltrone, statue per il salotto e bambole antiche: la lavorazione della carta pesta non aveva nulla da invidiare a tecniche più nobili, come per esempio la ceramica o la porcellana. Questo retaggio ha permesso alle creazioni in carta pesta di figurare in posizione certo non secondaria nella storia dell'arte e particolarmente dell'arte italiana; una tradizione che non molti conoscono e che proprio per questo merita di essere riscoperta e valorizzata.
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La grande popolarità della carta pesta è dovuta sicuramente in parte anche alla relativa facilità con cui si può realizzare questa tecnica. Anche noi possiamo creare delle originali statuette, in poco tempo e con materiali ecologici che ci consentiranno non solo di liberare la nostra fantasia artistica senza spendere cifre esorbitanti, ma anche di riciclare. La carta pesta infatti si può realizzare anche con vecchia carta da giornale (meglio se non troppo lucida) oppure con carta assorbente da cucina; vanno bene anche i sacchetti di carta per alimenti, come ad esempio quelli del pane. L'altro strumento indispensabile è la colla, preferibilmente colla vinilica, che andrà a impregnare la carta, irrigidendola e "mummificandola" nella forma scelta. Occorrono poi dei modelli su cui avvolgeremo a strati i giornali vecchi o gli stracci, per ricoprirli successivamente di colla:possiamo realizzarli facilmente con il cartone e il nastro adesivo, oppure anche con dei palloncini. Una volta impostato in questo modo lo "scheletro" della scultura, potremo passare alle rifiniture più sottili e minuziose, arricchendo la nostra creazione di dettagli.
La carta pesta è molto apprezzata anche dai bambini, che amano maneggiare e incollare insieme i fogli di carta e gli stracci per realizzare figure tridimensionali. Se abbiamo dei figli in età scolare, possiamo coinvolgerli e aiutarli a modellarla; insegneremo loro un'attività manuale, artistica e divertente e ci sbarazzeremo di fogli di carta e giornali vecchi che magari non ci servono più. Come dimostra il successo di molti programmi per l'infanzia (come il celebre "Art Attack" della Disney), incoraggiare la creatività dei più piccoli può rappresentare un passatempo divertente ed estroso. La supervisione degli adulti è tuttavia fondamentale, specie nelle fasi di assemblaggio; assicuriamoci che i bambini non rovescino la colla e insegniamo loro a utilizzare guanti e a maneggiare con cura la carta pesta e i giornali, in modo che la carta pesta ottenga la forma voluta. I bimbi adorano anche colorare le creazioni di carta pesta con i pennarelli o le tempere; in questo caso ricordiamoci sempre di scegliere colori atossici e preferibilmente non indelebili (possiamo chiedere consiglio in qualunque negozio di giocattoli o prodotti per l'infanzia).
Se abbiamo già lavorato con la carta pesta sapremo senz'altro che uno degli aspetti più stimolanti, creativi e divertenti sta nel colorare la nostra creazione. Possiamo sbizzarrirci con un'infinità di effetti cromatici, e scegliere qualunque tipo di colore, dalle tempere ai pennareli. Quest'ultime sono sicuramente più indicate per colorare grandi spazi o ottenere particolari sfumature, mentre i pennarelli permettono un controllo più efficace sui piccoli particolari; nel caso di una maschera per Carnevale, ad esempio, potremmo colorare la maschera principalmente a tempera e rifinire poi i dettagli (occhi, labbra, ecc) con dei pennarelli, meglio se metallizzati. Gli esperti carta pestai suggeriscono sempre di stendere un primo velo di primer; quest'ultimo è un tipo di vernice particolare, generalmente di colore bianco (o nero per le superfici a cui vogliamo conferire un effetto metallizzato) oppure trasparente, che consentirà al colore di aderire meglio, in maniera più nitida e uniforme. Non molto diversamente, insomma, dalle tecniche per applicare il makeup del viso.
Per quanto possa sembrare scontato, la carta pesta trova proprio nella grande tradizione italiana del Carnevale la sua massima espressione. Gli elaborati e originalissimi carri che ogni anno stupiscono centinaia di spettatori, lasciandoli a bocca aperta, sono il risultato di una tradizione centenaria, che ha perfezionato ai massimi livelli l'arte di lavorare la "papier-mache". Per realizzare i carri carnevaleschi, soprattutto le installazioni fisse più grandi e articolate, con meccanismi complicati e parti in movimento (come nei celebri carri del Carnevale di Viareggio), si utilizzano strumentazioni e macchinari speciali: modelli di creta, calchi realizzati con il gesso e tutta una serie di studi e accortezze architettoniche e scenografiche. La carta pesta però resta l'ingrediente chiave; i carri più autentici e fortemente legati alla tradizione non si servono nemmeno di colla vinilica preconfezionata ma realizzano da sé degli speciali collanti a base di acqua e farina. Il rispetto delle antiche tradizioni e la celebrazione delle origini "povere" della carta pesta sono i tratti più autentici e distintivi dei carri di Carnevale, che attirano turisti da ogni angolo del globo.
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